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  • Allegri: 'Si continua con lo stesso modulo, Pato forse dal primo minuto'

    Allegri: 'Si continua con lo stesso modulo, Pato forse dal primo minuto'

    Queste le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da mister Massimiliano Allegri oggi a Milanello:

    "E' la prima convocazione per Pato dopo l'infortunio, sta bene fisicamente e mentalmente. E' sereno. Ha solo bisogno di giocare per ritrovare minutaggio e condizione. Ha svolto un lavoro personalizzato, così come l'anno scorso. Nel mio primo anno, da gennaio a giugno ha sempre giocato  e ha segnato 15 gol. Quindi il problema è relativo alla passata stagione. Il suo non è un caso particolare, a volte ci sono situazioni inspiegabili. La mia sensazione è che stia bene, sarà un rientro diverso rispetto all'ultimo. Non c'è paura, con quella non si va mai avanti".

    Sulla partita contro la Lazio: "Domani sarà una partita difficile, per loro e per noi. I sette punti in classifica non rispecchiano quanto espresso sul campo dalla squadra: se ciò non è accaduto, dobbiamo dare qualcosa in più per fare dei punti. La Lazio conosce l'importanza della partita, è un momento importante del campionato e loro stanno mostrando le loro potenzialità. Non penso al Malaga, solo a domani. Sono una squadra molto tecnica, quando vanno in vantaggio difficilmente poi subiscono. In Europa abbiamo 4 punti in classifica, stiamo confermando quanto espresso negli ultimi anni, ora il doppio confronto con il Malaga sarà cruciale per il passaggio del turno.

    Ultimamente sento troppi numeri sul modulo, la squadra sta facendo bene con questo sistema di gioco e lo manterrà. Sarà importante avere l'atteggiamento giusto come con Parma, Zenit e Inter. Sto pensando di far giocare Pato dal primo minuto, ma per ora è favorito Pazzini. Klose non mi manca, abbiamo giocatori che da qui alla fine della stagione realizzeranno parecchi gol importanti. Petkovic è un ottimo allenatore, lo sta dimostrando da quando è arrivato in Italia, è molto sveglio e ha una buona squadra che si addice alle sue caratteristiche. Porsi obiettivi ora non ha senso, non possiamo risalire la classifica in un paio di partite: serve una costanza di risultati che è stata interrotta dal derby. Bisogna ripartire domani. Gli attestati di stima della società mi hanno fatto piacere, ma ha dimostrato sempre di avere fiducia in questo gruppo giovane, a cui serve del tempo. Questa classifica nessuno se la aspettava, ma la squadra ha fatto delle buone prestazioni, a tratti ottime. Sette gol su palle inattive al passivo sono troppi e dobbiamo migliorare. Stiamo però crescendo, ci sono anche Champions League e Coppa Italia come obiettivi stagionali. Ci sono le prerogative per fare bene. Degli arbitraggi hanno già parlato i giornali in settimana, è sufficiente. Preferisco non parlare, dovremo aiutare l'arbitro a sbagliare meno.

    Boateng è stato condizionato dal problema alla mano, ma sotto il profilo dell'intensità non si risparmia mai. Deve migliorare sotto altri punti di vista, come tutti. Nocerino a Parma ha giocato da esterno discretamente bene, da mezzala l'anno scorso ha fatto molto bene in fase realizzativa: non è un giocatore perso, per noi è molto importante e so quanto può darci. Montolivo sta crescendo, sin da Udine. In un centrocampo come quello della Nazionale, è un trequartista atipico. Nel derby ha giocato una grande partita, sa giocare a calcio e può ricoprire tutti i ruoli della metà campo. Il campionato è lungo, Juventus e Napoli sin qui lottano per lo scudetto ma credo che l'Inter abbia a sua volta tutte le carte in regola per vincere. Ibrahimovic non è un giocatore qualunque, tuttavia Boateng in queste partite ha avuto occasioni per segnare: quindi non è una questione dipendente dalla sua partenza, bisogna solo aggiustare la mira. I giocatori non possono passare da fenomeni a scarsi nel giro di un anno. Sono contento di quello che stanno facendo tutti, stiamo giocando un calcio migliore. Però siamo una squadra nuova e non potevamo pensare in venti giorni di avere venti punti. Neppure sette, è vero, ma avremmo meritato qualcosa in più. Ho lasciato a casa Niang e Zapata perché sono tornati oggi dalle nazionali. Se Niang ha fatto qualcosa di sbagliato in Francia, saranno problemi della federcalcio francese.
    Con il Milan non ho mai battuto la Lazio, ma quest'anno mi è capitato di battere squadre con cui non avevo mai vinto. Speriamo di invertire il trend. Loro sono molto diversi dall'anno scorso, sono compatti e concedono molto poco con un unico riferimento offensivo. Sarà molto dura. Dobbiamo crescere velocemente, migliorando sui calci piazzati e in fase realizzativa. Non ci sono problemi legati ai singoli, giocare ogni tre giorni di certo non ci agevola ma i ragazzi sotto questo aspetto sono molto bravi. Dobbiamo mantenere la serenità e continuare con i progressi. A Natale saremo in una posizione molto diversa dall'attuale".


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