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  • Allegri rischia: pronti Tassotti e Gattuso

    Allegri rischia: pronti Tassotti e Gattuso

    Prestito alla Beckham per il difensore.
    Allegri rischia grosso: pronti Tassotti e Gattuso.
    Berlusconi vuole la svolta: squadra in ritiro e vincere col Malaga in Champions potrebbe non bastare al tecnico.

    Il Milan pensa già alla restaurazione. Nonostante oggi la squadra parta per Malaga dove affronterà domani sera in riva al mare dell'Andalusia i primi del girone di Champions, Silvio Berlusconi - profondamente deluso per il rendimento da retrocessione della squadra e di Allegri - ha deciso di affrontare di petto la situazione. Così domenica pomeriggio ha telefonato di persona a Rino Gattuso per chiedergli la disponibilità a tornare a Milanello. Non è la prima volta che il Cavaliere si rivolge al centrocampista calabrese, finito al Sion dove guadagna 1,5 milioni di euro a stagione ma soffre di maledetta nostalgia per la nebbia di Gallarate (dove è rimasta la famiglia). Il presidente lo vorrebbe coinvolgere nello staff tecnico in un ruolo a metà fra l'allenatore in seconda (di Tassotti) e il team manager.

    Questa proposta era già stata avanzata a Ringhio più o meno un mese fa ma all'epoca Gattuso rispose che fino quando sarebbe rimasto sulla panchina rossonera Allegri, non avrebbe fatto ritorno a Milano. L'ex numero 8 milanista agli amici ha confidato di essere lusingato per la proposta ma al tempo stesso non ha nascosto di essere perplesso. Pare infatti poco convinto di tornare in un momento di turbolenza e confusione dove il rischio di venire bruciato è altissimo.

    Ma i programmi del Cavaliere non finiscono qui: in un'ottica di restituzione del «Milan ai milanisti» Berlusconi avrebbe contattato anche Alessandro Nesta, con un progetto alla Beckham. Ovvero avrebbe sondato la disponibilità del difensore dei Montreal Impact a un ritorno per tre mesi da gennaio a marzo nel periodo di sosta del campionato canadese. Di certo in questo momento c'è il destino appeso a un filo di Massimiliano Allegri, al quale forse non basterebbe nemmeno un successo domani in coppa per evitare l'esonero. Per il Cavaliere la misura è quasi colma. Eppure Adriano Galliani, l'ideatore del maxi-ritiro a Milanello, ieri ha fatto nello spogliatoio alla squadra riunita un discorso per ribadire la fiducia al tecnico e per invitare i giocatori a non esporsi a una nuova figuraccia in Champions. L'ad rossonero ha spinto molto nel suo monologo sull'orgoglio dei giocatori, perché il Milan magari non avrà la qualità della squadra dello scorso anno ma non può essere quello che naviga ai bordi della zona retrocessione. «Ora c'è poco da dire, c'è solo da fare risultati - sospira Galliani, provato dai rovesci della squadra -. Cumulando i punti delle due stagioni precedenti, il Milan sarebbe primo. Allegri merita il sostegno e il rispetto da parte della società per quanto ha fatto». Frase che lascia trasparire affetto ma che sembra quasi un epitaffio per il lavoro svolto

    Ieri a Milanello, dove la squadra ha iniziato la clausura alle 16, si è presentata una delegazione della curva che ha incontrato Allegri e alcuni esponenti della squadra: gli ultrà hanno spiegato che, se finora incondizionatamente hanno offerto il loro appoggio, d'ora in poi sosterranno la squadra solo se vedranno dei segnali di risveglio e di impegno. A Malaga dovrebbe partire titolare Abbiati invece di Amelia. Forse Pato verrà lanciato dal primo minuto mentre Montolivo dovrebbe prendere il posto di Boateng, destinato alla panchina, e verrebbe utilizzato nel ruolo da trequartista che già occupa in nazionale. Ambrosini in coppia con De Jong formerebbe la cerniera di centrocampo. Di certo il 4-3-1-2, riproposto all'Olimpico, è uno schema che non verrà più utilizzato.


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