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  • Allegri: 'Roma seconda? Un fallimento'

    Allegri: 'Roma seconda? Un fallimento'

    Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri ha parlato a tutto tondo del momento che sta attraversando la sua squadra soffermandosi anche sulla stagione dei rivali della Roma definendo un "fallimento" il possibile secondo posto finale. Ma la prima svolta stagionale è stata la scelta di cambiare modulo abbandonando il 3-5-2 tipicamente contiano: "Perché ci ho messo tanto a svoltare a livello tattico? Già in estate avevamo provato spesso la difesa a quattro, ma qualche infortunio ha rallentato il processo di cambiamento. Credo che i due a supporto di una punta sia la soluzione più adatta, ma anche il “rombo” è nelle corde dei ragazzi. Se recupero qualcuno in difesa? Caceres starà fermo ancora un po’, Asamoah più no che sì anche a Malmoe, mentre Evra potrebbe farcela per la Coppa. Guai seri al primo raffreddore? Guardate, ho sempre il giovane Romagna (17 anni, ndr.). È bravo, e nell’eventualità andrà in campo lui".

    Sul cammino bianconero in Champions League, risollevatosi dopo la vittoria sull'Olympiacos: "Tutto è nelle nostre mani e dobbiamo viverla con la giusta tensione. Io sono convinto che possiamo vincere il girone ed evitare così un ottavo proibitivo. In quale caso riterrei la stagione positiva? Scudetto e accesso agli ottavi di Champions. Voglio riportare la Juventus stabilmente fra le migliori otto d’Europa. La società ha costruito una rosa importante, inserendo fra l’altro alcuni giovani davvero forti, già pronti. Coman ha qualità incredibili e Morata ha tutto per diventare uno dei primissimi attaccanti al mondo".


    Impossibile non parlare della Roma che incalza alle spalle in classifica: "A Roma penso che credano davvero a ciò che dicono. La Roma è forte e viene da un grande campionato, chiuso al secondo posto. Il fatto è che ora non possono più nascondersi, un altro secondo posto non basterebbe sarebbe una specie di piccolo fallimento" . 

    Sui singoli, a partire da Vidal e Pogba sempre considerati possibili partenti: "Vidal ora sta bene, è in crescendo e presto ritroverà il top della condizione. Problemi extra campo? Io guardo il campo. Pogba? Qui parliamo di un potenziale fenomeno. È già eccezionale così, ma sono convinto che abbia ancora un margine di crescita del 30-40%". 

    La chiusura va al nuovo allenatore dell'Inter, Roberto Mancini e allo sfogo di Antonio Conte nei confronti del calcio italiano: "Mancini? È tornato in Serie A un tecnico importante, ed è un bene per l’intero movimento. Conosce l’ambiente nerazzurro, anche se la società a nuova. Conte? Parla di giocatori poco allenati e di zero intensità nel nostro campionato, ma a noi l’intensità non manca. Il mio maestro Galeone mi diceva: "Se la palla ce l’hai tu, nella peggiore delle ipotesi fai 0-0". Insomma, è impossibile giocare per 90’ con l’acceleratore pigiato".


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