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  • Allegri scherza: 'Non parlo bene l'inglese ma sto imparando e su Mandzukic...'

    Allegri scherza: 'Non parlo bene l'inglese ma sto imparando e su Mandzukic...'

    Se non è una conferma poco ci manca. Ad un meeting tra allenatori tenutosi in Polonia, Massimiliano Allegri ha rilasciato delle veloci dichiarazioni ai cronisti polacchi che gli domandavano del suo futuro e delle voci che lo hanno più volte accostato alle panchine della Premier, in particolare a quella del Manchester United"Non parlo ancora bene l'inglese, ma sto imparando". Un'ulteriore conferma del fatto che l'ex allenatore della Juventus sarebbe molto vicino a guidare la panchina dei Red Devils prossimi ad esonerare il norvegese Ole Gunnar Solskjaer.

    IL METODO ALLEGRI - Non parla di futuro nell'intervista rilasciata alla rivista polacca ​Przeglad Sportowy, ma il tecnico toscano prova a sviscerare alcune delle caratteristiche che lo hanno reso uno degli allenatori più ambiti in Europa: "Se vuoi fare tutto da solo non vai molto lontano. Io faccio l'allenatore non il fisioterapista, il medico o il preparatore atletico. Ecco perché provo a circondarmi di persone competenti e affidabili. Il compito dell'allenatore è quello di creare un ambiente armonioso e di risolvere i problemi". 

    SU MANDZUKIC - Persone affidabili come lo è stato per lui in bianconero Mario Mandzukic che potrebbe seguirlo a Manchester sponda United: "L'allenatore deve chiedere ai suoi giocatori quello che possono offrirgli: in questo senso Mandzukic è stato molto speciale per me perché, col suo modo di giocare, mi ha dato tantissimo in fase di costruzione del gioco". 

    LA JUVE DA RICOSTRUIRE DOPO CONTE - Non si tira indietro e offre un affondo sul suo lavoro alla Juventus che, ammette, non è stato facile: "A Torino non ho fatto rivoluzioni, ho trovato una squadra che era da ricostruire dopo l'addio di Conte cercando di infondere nuovi stimoli ai calciatori e senza impuntarmi su un modulo unico. Non è stato un compito facile ma mi sono messo in discussione". 

    IBRA ERA SEMPRE INC.....O
    - E infine ricorda i tempi al Milan quando in squadra aveva un certo Zlatan Ibrahimovic: "Era sempre inc.....o perché i compagni non riuscivano a stare al suo passo. Ha dovuto entrare nell'ottica che non tutti sono come lui, ho provato a farglielo capire anche io". 

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