Dal contrafforte di cemento armato, sovrastante la palazzina edificata ai tempi di Paolo Mantovani, poco prima che i giocatori entrassero in campo per il primo allenamento bogliaschino di Alberto Cavasin, sono piovute inopinatamente quatttro uova. L'improvvisato balilla, probabilmente un tifoso esasperato dalla sequenza di delusioni che va scandendo il tribolato cammino stagionale della Sampdoria, non si dimostrava miglior cecchino rispetto ai destinatari del suo gesto. Se i blucerchiati non segnano infatti in trasferta ormai da quattro mesi, metà del fievole bombardamento ipercolesterolico ha finito per raggiungere la così detta voliera, ovvero il terrazzo.

(Corriere Mercantile)