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  • Fiorentina, i tifosi si abbonano sulla fiducia
Fiorentina, i tifosi si abbonano sulla fiducia

Fiorentina, i tifosi si abbonano sulla fiducia

  • Luca Cellini

A Torino, sponda Juventus, ci si arrabbia (e non senza qualche ragione) per i prezzi degli abbonamenti e per il mancato acquisto di un cosiddetto top player offensivo. A Milano i tifosi dell'Inter protestano per la nuova terza maglia, completamente rossa, così come a Roma, sponda giallorossa, ci si è mobilitati su social network e radio per la nuova divisa di Totti e compagni, più lontana dai colori sociali e coperta da uno sponsor definito dai più benevoli quantomeno invasivo. A Napoli addirittura i duri e puri della Curva B ce l'hanno con De Laurentiis perché i partenopei si starebbero ridimensionando con la cessione di Lavezzi e l'arrivo in attacco del solo Insigne. All'ombra della Madunina ci si è mossi addirittura con possibili class action per le partenze di Ibrahimovic e Thiago Silva, ottenendo la promessa da parte dell'a.d. rossonero Galliani di rimborsi per gli abbonati delusi dalla campagna acquisti estiva. E a Firenze? I tifosi viola hanno finito le scorte delle terze maglie di colore biancorosso del nuovo sponsor Joma, e hanno sottoscritto, secondo quanto fatto trapelare dal club viola nelle ultime ore, ben ottomila abbonamenti in prelazione. Niente di clamoroso rispetto ai numeri che hanno visto i supporters gigliati staccare oltre 25mila tessere nell'anno della C2, ma che sono comunque, in questa calda estate, un vero atto di fede.

Perché la Fiorentina al momento è una società e una squadra virtuale: la proprietà è assente, Diego Della Valle non si interessa più direttamente delle cose di casa gigliata e il fratello Andrea che non ne parla da oltre due mesi. Il d.s. Daniele Pradè sembra impelagato negli stessi impicci del predecessore Corvino, e la dirigenza scarseggia pure nel ritiro di Moena. E la squadra? Nessuna certezza su Jovetic, che di fronte a 30 milioni di euro è tutt'altro che incedibile; acquisti pochissimi, e al momento tutte incognite - da Cuadrado ad El Hamdaoui, passando per Roncaglia -, e la necessità impellente di nuovi arrivi per un Montella sempre più impaziente, che soprattutto a centrocampo ha gli uomini contati, e quei pochi reduci da una stagione deludente (vedi alla voce Vargas, Lazzari ed Olivera). Non solo i tifosi viola hanno scelto al momento, anche giustamente, la linea morbida, in attesa della fine del mercato, ma si sono distinti negli ultimi mesi per ottime iniziative, che dovrebbero essere da esempio in tutta Italia.
 
Come non applaudire l'ironia graffiante dei ragazzi del 'Cicalasso group', che si sono fatti otto ore di auto fra andata e ritorno per esporre a Moena maglie e vessilli goliardici contro i vertici della Fiorentina, dopo le tante promesse non mantenute negli ultimi due anni dai dirigenti? E che dire dei favolosi ragazzi della Curva Fiesole che hanno venduto forme di formaggio al solo scopo di aiutare le popolazioni terremotate? Come pure vanno elogiati quelli del Violaclub Modena, che hanno venduto le maglie messe a disposizione dei 'colleghi' emiliani, anche in questo caso a favore dei cittadini colpiti dalle scosse telluriche. Mentre quasi tutte le tifoserie italiane sono in fermento, anche i supporters della Fiorentina sono preoccupati, ma in oltre cinquecento hanno speso dieci euro a partita per vedersi, giovedì e domenica scorsa, 90 minuti di gioco contro i dilettanti dei Monti Pallidi e del Vigonovo. Altro che class action. I tifosi viola sprizzano amore e passione, anche in tempi di crisi... Chissà cosa accadrebbe se i Della Valle volessero riaccendere la scintilla, e decidessero di mescolarsi finalmente ai sempre battenti cuori gigliati.

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