Altro che reality: la Fiorentina Primavera è uno show
Oltre un anno sotto gli occhi delle telecamere, per osservare, scrutare e provare a capire la vita dentro e fuori dal campo di una squadra giovanile del nostro calcio. Tutte le attenzioni concentrate su ragazzi fra i 15 ed i 17 anni, 'invadendo' spazi privati, dal proprio alloggio alla scuola, fino alle quattro mura dello spogliatoio. Un esperimento per provare ad analizzare, dal di dentro, come lavora un club calcistico con i propri ragazzi, e poter riflettere sui cambiamenti della loro vita. L'esperimento del docu-reality di Mtv 'Giovani Promesse-Campioni' non si sta rivelando solo un ottimo successo di ascolti (oltre il 2% di share medio) ma anche un'ottima base di analisi sullo stato del nostro calcio giovanile. Protagonista la Fiorentina Allievi della passata stagione, allenata da mister Guidi, e che vedeva come vertici organizzativi e direttivi il responsabile fisico Vincenzo Vergine e il capo scouting Maurizio Niccolini, con la supervisione dell'ex d.s. Pantaleo Corvino.
Sta colpendo in particolare come si sia cercato di descrivere varie tematiche, dalle pressioni esterne, agli inevitabili incontri-scontri con scuola, famiglia, amici e amori. Nonostante nelle puntate del docu-reality si mostri la perfetta organizzazione del progetto Promesse Viola, in cui tutor e specialisti seguono costantemente i ragazzi 'fuori sede' in tutte le ore più importanti della giornata, alcuni (fra cui il tecnico degli Allievi del Parma Cristiano Lucarelli) non avevano risparmiato critiche verso questo prodotto televisivo, che avrebbe potuto 'deviare' mentalmente i ragazzi della Fiorentina Allievi, i quali avrebbero visto aumentata la loro celebrità. Oggi che la Primavera viola è di fatto composta da oltre il 50% di quella Allievi che in questi giorni appare su Mtv, si può dire che i timori dei critici sono stati rispediti al mittente.