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  • Amarcord Palermo,| Corini: 'Quel contratto...'
Amarcord Palermo,| Corini: 'Quel contratto...'

Amarcord Palermo,| Corini: 'Quel contratto...'

  • Daniele Valenti

Giornata al retrogusto di amarcord oggi pomeriggio a Palermo. Dopo Milano e Napoli, gli allievi del corso di prima categoria di Coverciano hanno fatto tappa al 'Tenente Onorato' di Boccadifalco nel quartier generale della squadra di Rossi. Tra i presenti, una schiera di volti noti del nostro calcio: Aglietti, Chiesa, Fabio Gallo, Garzya, Gautieri, Giovanni Lopez, Montella, Murgita, Ruotolo, Schenardi, Sesa, Stroppa e gli ex rosanero Guidoni e Silvio Paolucci.

Accoglienza particolare per Eugenio Corini, salutato da giornalisti giovani e meno giovani al grido di 'un capitano, c'è solo un capitano', ovvero il coro che il ‘Barbera’ tributava sempre al numero 5 tra il 2003 e il 2007. Gli viene chiesto subito quando realizzerà il sogno di allenare il Palermo. 'Intanto resta il magnifico percorso di quattro anni da giocatore e poi per adesso sono a Crotone, dove speriamo di raggiungere la salvezza valorizzando i giovani - glissa Il Genio -. Certo, arrivare un giorno sulla panchina rosa sarebbe qualcosa di straordinario'.

Per il momento, però, proprio su quella panchina passa parecchia elettricità, figlia della lunga querelle Zamparini-Rossi. 'In privato, le critiche ci stanno perché un allenatore può sempre prendere degli spunti. Di sicuro quelle a mezzo stampa non fanno bene al clima generale della squadra - fa notare Corini -. Rossi è molto serio e preparato. È nato zemaniano, poi si è evoluto fino a diventare un tecnico da grande club. Zamparini dovrebbe godersi di più i risultati del Palermo e tenersi stretto Rossi. Com'era il mio rapporto con il presidente? Gli ho sempre detto tutto quello che pensavo, magari usando le giuste cautele quando parlavo attraverso i giornalisti'.

Nella sua lunga carriera, Corini ha avuto a che fare con diversi tecnici. Nessuno in particolare gli ha smosso un credo calcistico. 'Se sono più delneriano o più guidoliniano? Ho appreso qualcosa da tutti gli allenatori che ho avuto. L'importante poi è metabolizzare e far venire fuori le proprie idee'. Prima di sedersi sulla panchina, l'ex regista ha fatto spesso da guida sul campo. 'Quello del capitano è un ruolo importante, deve fare da supporto anche all'allenatore - spiega -. Per me a Palermo a volte è stato difficile, ma sicuramente gratificante'.

Tra registi e (ex) capitani ci si intende. Liverani sta vivendo una storia simile a quella di Corini nel 2007. 'La situazione di Fabio, un giocatore che potrebbe ancora tornare utile con la sua classe, è un po' diversa: io rifiutai un contratto e la cosa mi costò tanto, sapete quanto sono legato a Palermo - rivela -. Ma essere uomini è anche questo'. E che uomo, verrebbe da dire. Adesso si capisce perché nel capoluogo siciliano esiste ancora 'un solo capitano'.

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