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  • Amauri alla Fiorentina:| 'Inventate le voci sul Milan'

    Amauri alla Fiorentina:| 'Inventate le voci sul Milan'

    Se i nomi hanno un senso, quello di Amauri è una minaccia globale e non solo calcistica: arriva un tipo molto preparato alla guerra, dal sassone «Hemerich». Vedremo poi se e come si tradurrà in fiorentino. Intanto Amauri risponde al telefono da Milano, più esattamente dall’aeroporto, dove è andato a recuperare i parenti che assisteranno la moglie bloccata a letto per la nascita del terzo figlio. Mentre parla con La Nazione, il nuovo centravanti viola smista il gruppo sbarcato dal Brasile. Una volta chiede di interrompere l’intervista: «Mi trovo in una situazione critica, risentiamoci fra cinque minuti». Come no, anche dieci, e occhio alle uscite di Malpensa.

    Ben arrivato, nonostante le voci sul Milan.
    «Completamente inventate, ero già d’accordo con la Fiorentina dalla scorsa settimana e avevo chiesto solo qualche giorno per sistemare le mie vicende personali. Qualcuno avrà ricamato su questo, sul mio ritardo voglio dire, ma io e la Fiorentina eravamo tranquilli».

    Cos’era successo?
    «La verità è la scorsa settimana abbiamo passato 24 ore difficili, mia moglie è stata ricoverata in ospedale, ha avuto problemi prima della nascita della bambina. Ora sono più sereno, sto arrivando a Firenze e stiamo valutando anche una soluzione...»

    Magari possiamo saperla.

    «L’idea è quella di far nascere Miley a Firenze, la società ci ha dato il massimo dell’appoggio e vedremo come potremo organizzarci. Ah, un’altra cosa...».

    Prego.
    «Il nome Miley l’ha scelto l’altra mia figlia, Cindy. Il terzo della famiglia è Ugo Leonardo».

    Ora bisognerebbe parlare anche di calcio.
    «Direi di sì. Anche perché non vedo l’ora di cominciare».

    Anche se non gioca da tanti mesi. Qual è stata l’ultima partita?
    «Ci devo pensare... Parma-Udinese, la scorsa stagione. Poi sono tornato alla Juve e ho giocato qualche partita con la Primavera».

    Logico domandarle se è pronto e se il suo peso si avvicina agli standard migliori.

    «Sono pronto, posso giocare anche contro il Siena. E per quanto riguarda il fisico rispondo così: ci tengo molto alla preparazione, ho curato al massimo questo aspetto. E comunque sapevo che a gennaio avrei cambiato maglia, per cui mi sono fatto trovare come si deve».

    Perché la Fiorentina?
    «Di questo vorrei parlare durante la presentazione ufficiale. Per ora dico che a Firenze ho segnato un gol molto bello, quando ero nel Palermo: da lì tutti cominciarono a parlare di me, fu il mio lancio. Ora spero che Firenze possa ri-lanciarmi».

    Ha chiesto lei di venire in prestito e ci ha anche rimesso dei soldi.

    «Come sopra, chiarirò tutto in conferenza. Ma voglio dimostrare di essere un giocatore importante, questo è sicuro».

    Come a Parma l’anno scorso: sette gol in undici partite.
    «Prometto solo impegno massimo, niente previsioni sui gol».

    Rossi ha detto che la conosce benissimo...
    «Anche se non ci ho mai lavorato insieme. Ma tutti nel calcio mi hanno consigliato di accettare Firenze anche perché c’è lui. Comunque io sono pronto. E non sono mai stato così carico».


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