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  • Amauri torna al gol:| 'Non mi sento scaricato'

    Amauri torna al gol:| 'Non mi sento scaricato'

    Di solito ritornano. I buoni giocatori possono scomparire per un pò, avere dei momentacci, perdere la testa, fare le bizze. Ma quando c'è la qualità, poi, di solito, torna a galla. Parma-Fiorentina ha restituito alla Serie A due protagonisti messi da parte per troppo tempo: da una parte Amauri che con una meravigliosa rovesciata è tornato al gol dopo quasi un anno e spera di tornare ad accreditarsi, a Parma, come uno dei più pericolosi attaccanti italiani. Dall'altra Mutu, in campo solo una decina di minuti dopo esser stato messo fuori rosa, poi perdonato. Troppo poco per dire se è tornato il vero Mutu, ma già vederlo giocare i primi palloni è ossigeno puro per il gioco spesso un pò asfittico della Fiorentina.


    Di sicuro, ha ritrovato gol, brillantezza e sorriso anche Amauri, dopo mesi di musi lunghi: «Sono contento di essere qui a Parma, contento della mia scelta. Oggi ho segnato il gol che ho sempre sognato, su rovesciata. Di questo sono contento, e del fatto che finalmente dopo tanto tempo sono tornato a correre per tutta la partita senza problemi». La Juve è il passato e chissà se sarà il futuro: «Quando sono arrivato a Parma ho detto che avrei parlato solo del Parma. Dal 30 giugno tornerò ad essere un giocatore bianconero, vedremo. Nel calcio succedono tante cose». «Se mi sento scaricato? No, no...», l'unico accenno al passato del brasiliano, che alla Juve ha lottato contro infortuni e critiche. «Sono successe cose che neanche sapete: a novembre sono rientrato dopo un'infortunio ma non ero completamente a posto», le sue parole, sulle quali ha però poi fatto parziale retromarcia. «No, niente che voglia tenere nascosto. Altrimenti lo direi», le parole di Amauri, che fino all'ultimo minuto ha sperato in nuova chiamata della nazionale di Prandelli. «Io punto sempre al massimo: sì, ci sperò».

    Adrian Mutu è tornato recitando l'atto d'umiltà: «Sono contento di aver ritrovato il campo - ha detto - per me è importante giocare il più possibile per fare il bene della Fiorentina e portare la squadra più in alto possibile. Non è facile ricominciare da zero e in questa fase della stagione è difficile ritrovare la forma migliore. Per un mese mi sono allenato da solo e non è stato per niente facile. Ma le parole dei compagni mi hanno fatto piacere». I due allenatori hanno intascato il punto: «Siamo venuti qui per vincere, ma potevamo anche perderla», ha detto Mihajlovic, Marino gli ha fatto eco dicendo che non ha nulla da rimproverare ai suoi. Ma si godono soprattutto i loro ritrovati campioni. Marino pensa già ad un tridente scacciaguai. «Giovinco-Crespo-Amauri: soprattutto in casa questa sarà una formula che potremmo riproprorre perchè abbiamo bisogno di giocatori che si fanno rispettare in area di rigore, lavoreremo per trovare i giusti equilibri, ma credo che questa possa essere la ricetta giusta». Mihajlovic non blandisce troppo Mutu, ma da lui si aspetta gol e qualità: «Sul campo deve riguadagnare la mia fiducia - ha detto - ma quando è entrato ha fatto quel che doveva fare. Da un mese si allena da solo ed è ancora un pò indietro con la condizione fisica: ma quando ritornerà al meglio e si meriterà di giocare, allora potrà giocare».


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