Calciomercato.com

  • Ancelotti: 'Mercato? Non c'era la necessità. Scudetto, si può. Gattuso...'

    Ancelotti: 'Mercato? Non c'era la necessità. Scudetto, si può. Gattuso...'

    Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro il Milan del suo grande amico Gennaro Gattuso, allenatore della squadra rossonera: "Lo sento spesso. Sarà un piacere incontrare lui, così come Maldini, Leonardo e tutti quelli che hanno lavorato con me. Domani sarà un concentrato di emozioni. Vogliamo fare una bella partita nel nostro stadio. Il Milan sarà carico perché gioca la prima gara. C'è entusiasmo, speriamo di far bene".

    SULLO SCUDETTO - "Ogni gara dà indicazioni, la vittoria con la Lazio ha accelerato i tempi della nostra autostima. Nel nostro mondo è molto importante, vincere aiuta, soprattutto con le grandi squadre, il processo diventa rapido. Ci sono i sogni e le utopie. Rincorrere quest'ultima è un po' azzardato, rincorrere un sogno... è arrivato a un passo, la squadra non è cambiata, perciò diciamo che non manchi molto. Quel poco che manca spero di poterlo dare io".

    SUL LAVORO - "L'anno scorso sono mancati tre punti, dovremo cercarli gara dopo gara, applicandoci sempre. Stiamo cercando di cambiare qualcosa, speriamo di riceverne i frutti".

    SU MILIK E MERTENS - "In questo periodo non ho fatto omaggi alla rosa passata, farò una valutazione dei più indicati nella gara con il Milan. La rotazione sarà naturale, è un gruppo molto livellato per la qualità. Non sto pensando a un dualismo con Mertens. In allenamento li abbiamo fatto giocare insieme. I risultati sono stati soddisfacenti. Qualche volta può giocare Milik, altre Mertens, infine anche insieme".

    SU GATTUSO E ALTRI SUOI EX GIOCATORI ORA ALLENATORI - "Maestro? Così mi sento vecchio... però tanti giocatori di quella squadra ora sono allenatori. Anche lì è da vedere, chi fa il tecnico ha delle capacità che aveva pure quando era calciatore. Gattuso che allena, come altri, è un motivo di soddisfazione. Come giocatori mi hanno dato molto, spero non mi tolga parecchio".

    SULLE SENSAZIONI - "Sono le stesse che avevo ravvisato stando fuori. Non ho avuto sorprese, solo conferme, un gruppo sano dove tutti sono sullo stesso livello. Non vedo gelosie e invidie, né individualismo o protagonismo".

    SUL PORTIERE - "Possono giocare entrambi, Karnezis ha fatto bene, ha dato fiducia al reparto nella partita in cui è stato utilizzato. Ospina è un portiere di garanzia, ha alle spalle partite di livello. Vediamo domani. Dobbiamo migliorare... abbiamo fatto ridere 30 minuti".

    SULLA CITTA' - "Vittorie? Tutte sono belle ed emozionanti, potrò rispondere nell'eventualità che, a fine stagione... sono a Napoli da poco, ho sempre apprezzato la passione e l'entusiasmo che il tifoso azzurro mette sulla squadra. La città è bellissima, sembra di stare in vacanza. Ma c'è voglia di vincere, di raggiungere risultati importanti. È tutto positivo finora".

    SU VERDI - "Può giocare in diverse posizioni, non vedo dei dualismi in questa squadra. Ci sarà quello che giocherà di più, ma ora abbiamo una partita a settimana. Quindi ci saranno giocatori che si sentiranno un po' penalizzati, invece così la rotazione sarà naturale".

    SU HIGUAIN - "Lo conoscono tutti, forse i calciatori lo conoscono più di me. La linea guida è quella di non soffermarci troppo sulle qualità degli avversari. Quando giocavamo contro Messi mi piaceva non parlarne. Higuain è molto forte, ma cercheremo di fare la nostra partita dandogli meno opportunità possibili".

    SULLA QUOTA SCUDETTO - "Fisicamente non abbiamo avuto grossi problemi, a parte Fabian Ruiz che non sarà disponibile per la prossima. Lavoriamo bene, i carichi sono giusti, poi non so quanti punti ci vogliano... ci sarà più competitività, soprattutto verso l'alto. Milan, Inter, Roma... si sono tutte rafforzate".

    SULLO SCETTICISMO - "Faccio una premessa, con Sacchi ci parlo spesso. Ha un grande apprezzamento per questa squadra. So che è un nostro tifoso. Poi per il resto non so cosa da nasca. Il mercato è stato a fari spenti, ma non c'era la necessità. Probabilmente le qualità di questo gruppo di calciatori non si sono ancora mostrate tutte. Per questo abbiamo lavorato per trattenere più che per cedere. Con l'andare del campionato tutti possono capire del valore di questa squadra".

    Altre Notizie