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  • Lamela-Jovetic, i ricchi sanno aspettare

    Lamela-Jovetic, i ricchi sanno aspettare

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    Due grandi talenti partiti troppo presto dal nostro campionato ma in grado di far incassare alle rispettive società di appartenenza cifre importantissime; una prima stagione in Premier League da dimenticare, tra incomprensioni tattiche, difficoltà di adattamento e qualche infortunio e un avvio di seconda che sembra certificarne la resurrezione. E' davvero bizzarro il destino a volte, ma per Stevan Jovetic, 24 anni, ed Erik Lamela, 22, pare essere arrivato il momento del riscatto e di conseguenza un loro ritorno in Italia è da considerarsi pura utopia.

    E' TORNATO JO-JO - Nel trionfo dell'Etihad contro il Liverpool si è rivisto il miglior Jo-Jo, quell'attaccante che aveva fatto innamorare i tifosi della Fiorentina con i suoi dribbling ubriacanti e con quella sua facilità di andare in gol nonostante non abbia le caratteristiche della prima punta. Dopo un precampionato da grande protagonista e a suon di reti (due delle quali al Milan nella Guinness International Cup), Jovetic ha iniziato col piede giusto la Premier League, realizzando la doppietta determinante nella riedizione della sfida che ha contraddistinto la passata stagione. Pagato 26 milioni di euro nell'estate 2013, al di là delle smentite di rito il montenegrino ha avuto diverse offerte dalla Serie A per rilanciarsi, con Juventus, Inter e Roma che hanno presentato offerte di prestito prontamente rigettate da Manuel Pellegrini e dalla proprietà qatariota. Più della pazienza e della fiducia nel calciatore (letteralmente massacrato dalla stampa d'Oltremanica) hanno potuto l'assenza di proposte realmente accattivanti per rivendere il giocatore, ma col senno di poi gli sceicchi sembrano aver preso la decisione più lungimirante.

    Un percorso molto simile quello di Lamela: 30 milioni di euro più 5 di bonus versati nelle casse della Roma, una delle operazioni più riuscite di Walter Sabatini ma anche uno degli acquisti più onerosi della storia recente del Tottenham. Così come per l'ex giocatore della Fiorentina, i numeri dell'argentino in Italia erano indiscutibili (solo 6 reti nella stagione del debutto, 15 gol in 33 partite nel campionato 2013/2014) ma l'impatto con la realtà di un campionato più atletico è stato devastante. La crisi tecnica che ha portato all'avvicendamento di Villas Boas con Sherwood non lo ha aiutato e i suoi soli 17 gettoni tra Premier, FA Cup e Coppa di Lega senza gol potevano essere il biglietto da visita più eloquente per il più classico dei flop. Anche Lamela è stato tentato dalle solite Inter e Juventus, alla ricerca di un attaccante esterno con la sua facilità di saltare l'uomo ma anche di trovare la porta avversaria, ma la necessità del Tottenham di recuperare parte del denaro investito ha reso impraticabile qualsiasi ipotesi di ritorno. L'arrivo del connazionale Pochettino sulla panchina e un cambio di modulo e mentalità che ha rimesso l'ex stellina del River Plate al centro del progetto hanno fatto il resto: in tre gare tra playoff di Europa League e campionato non ha ancora segnato, ma i 4 assist (da urlo quelli col QPR di sabato scorso) messi a referto e le accelerazioni regalate al pubblico di White Hart Lane hanno già riacceso la passione tra i tifosi del Tottenham e Lamela.

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