Calciomercato.com

  • Anche la Juve vuole il suo Touré

    Anche la Juve vuole il suo Touré

    • AD
    Prosegue la ricerca in casa Juventus di un nuovo terzino destro "di scorta" in vista della prossima stagione e tra i calciatori attenzionati da Beppe Marotta e Fabio Paratici c'è anche una delle rivelazione del campionato francese, il difensore classe '96 del Monaco Almamy Tourè (nella foto di asmonaco.fr). Nativo del Mali, si impone nelle formazioni giovanili come centrale, ma Jardim lo ha recentemente lanciato in prima squadra reinventandolo come laterale di destra.

    NUOVO THURAM - Gli osservatori di mezza Europa, bianconeri compresi, si sono accorti di lui in occasione dell'ottavo di finale di Champions League contro l'Arsenal all'Emirates, quando l'allenatore portoghese è stato costretto da una serie di infortuni a farlo debuttare dal 1' nella massima competizione europea. E il ragazzo africano, piazzato a destra al posto del titolare Fabinho, ha risposto con una prestazione di grande sostanza e personalità, che hanno convinto Jardim a utilizzarlo con un minutaggio importante anche in occasione delle ultime tre sfide in Ligue contro Nizza, Paris Saint Germain ed Evian. E pensare che, fino all'esordio in Inghilterra, aveva giocato solo una partita in Coppa di Francia (con gol contro il Rennes) e due match in Youth League con la formazione Under 19. Per tutti, nel Principato, è già il nuovo Thuram.

    UN TESORO DA BLINDARE - Giocatore di grande corsa e rapidità, che gli consente di tenere testa anche agli avversari più insidiosi grazie ad un senso tattico fuori dal normale per un ragazzo così giovane. A questo si aggiunga una maturità e una personalità dentro e fuori dal campo da giocatore consumato, che non a caso debuttò in prima squadra all'età di 15 anni. Il suo contratto in scadenza a giugno 2016 ha già ingolosito le molte pretendenti che gli hanno buttato gli occhi addosso, ma è verosimile ipotizzare che il Monaco proverà a blindarlo a breve, perchè la volontà della proprietà russa è di puntare fortemente sui talenti cresciuti in casa piuttosto che ricorrere alle spese folli del primo anno della loro gestione, con gli arrivi di Joao Moutinho, Falcao e James Rodriguez.

    Altre Notizie