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  • Andrea e Deniz, la felicità non è gossip

    Andrea e Deniz, la felicità non è gossip

    • Marco Bernardini
    Da due giorni la fotografia che mostra Andrea Agnelli e la sua compagna Deniz teneramente abbracciati, a New York, davanti ad un muro griffato da mille cuoricini, come fosse un Ponte Milvio americano, sta facendo il giro del mondo attraverso i canali della Rete planetaria. Anche noi di Calciomercato.com abbiamo pubblicato il “selfie” insieme con la notizia. A seguire i vostri commenti. La maggioranza educati. Molti legittimamente indifferenti della serie chissenefrega. Qualcuno spiritoso tipo “Vogliamo il turco e non la turca”, pensando a Gundogan. Infine, un certo numero critici nei nostri confronti perché “colpevoli” di gossip. Al proposito mi piace raccontare una storia assolutamente vera che mi sono tenuta per me la bellezza di dieci anni mentre avrei potuto tranquillamente pubblicarla sul quotidiano “Tuttosport” per il quale allora lavoravo come inviato speciale.

    Napoli, giugno 2005. Ciro Ferrara, dopo aver annunciato ufficialmente il suo  addio al calcio  giocato, decide di festeggiare l’evento del congedo nello stadio della sua città con una partita alla quale prenderanno parte i più bei nomi del pallone. Arriverà anche Maradona. L’appuntamento per il raduno è stato fissato nel tardo pomeriggio all’Hotel Vesuvio, davanti al bellissimo Castel dell’Ovo. Per evitare complicazioni dell’ultimo momento parto da Torino con il  volo del mattino. Alle tredici sono in albergo. Uno spaghettino veloce e poi mi piazzo nella hall a leggere il giornale. Alle ore quattordici sento una voce al concierge dire “Buongiornio e benvenuto signor Buffon”. Alzo lo sguardo e vedo Gigi. Lo saluto con la mano. Lui si avvicina. Già qui, gli dico, ma non è un po’ presto? Conosco bene il portierone e mi accorgo che non riesce a nascondere un certo imbarazzo. Mi fa. Riposo un poco prima della partita. Comunque, fammi il piacere, tu non mi hai visto. Strana richiesta, ma tant’è. Vai tranquillo, rispondo, senza comunque capirne la ragione.

    Un quarto d’ora a chiacchierare e poi lui, improvvisamente, si alza dalla poltrona. Beh, ora vado e ci si vede al San Paolo con gli altri. Giusto il tempo di un ciao mentre lui vola via per raggiungere il bancone del chek in. In piedi, occhiali neri e look molto casual, una strafiga paura. Abbraccia Gigi e lo bacia sulla guancia. Prima però si toglie gli occhiali, nessun dubbio. E’ Alena Seredova, che si vocifera essere la fidanzata del figlio di De Laurentiis, il presidente del Napoli. Mano nella mano, Gigi e Alena raggiungono l’ascensore. Il portiere ricomparirà da basso, da solo, giusto in tempo per salire sul pullman con i compagni che sono già arrivati tutti. Prendo il mio computer e faccio segno ad Armandino Aubry, mitico taxista di nobili origini francesi, che possiamo andare anche noi.

    Avevo uno “scoop” nelle mani. Ero l’unico testimone oculare di una storia d’amore tra personaggi famosi che stava nascendo tra le ceneri di un’altra già andata in fumo. Il direttore, a Torino, avrebbe fatto i salti di gioia e “Tuttosport”, il giorno dopo, sarebbe stato l’unico quotidiano ad avere una notizia che, certamente, avrebbe spinto in secondo piano l’addio di Ferrara. Una “bomba” (Biscardi l’avrebbe chiamata così) mai esplosa perché, neppure per un solo istante, ho ceduto alla tentazione di non farmi gli affari miei e di tradire Buffon anche perché quella notizia non l’avevo cercata e scoperta io, ma mi era semplicemente piovuta addosso. Eppoi nulla vi è di più onesto e gratificante se non mantenere la parola data ad un amico. Anche se lui, poi, si scorda di tutto. Oggi non provo imbarazzo a scrivere ciò che ho tenuto per me così a lungo perché, visto il finale della storia,la genesi è del tutto ininfluente. In caso contrario avrei fatto gossip, eccome, rivelando ciò che mi era capitato di vedere dal buco della serratura.

    Ecco perché la fotografia di Andrea e della sua Deniz può e anzi deve venir ospitata dai media senza imbarazzo, senza vergogna e senza l’inesistente problema di sentirci colpevoli di pettegolezzo. Non è soltanto una notizia, ma è una gran bella notizia. La felicità non è gossip. Eppoi è sufficiente osservare le espressioni dei due innamorati per capire.

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