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  • Aniello Cutolo si allena:| 'Osservato' dalla Digos

    Aniello Cutolo si allena:| 'Osservato' dalla Digos

    Allenamento del Padova alla presenza di agenti della Digos e di una pattuglia dei carabinieri di Treponti di Teolo
    Nessuna scorta, nessuna protezione, solamente la necessità di verificare che nessuno creasse problemi ad Aniello Cutolo, l'ex gialloblu ora al Padova, che dopo la partita giocata a Verona la scorsa settimana è stato oggetto di una valanga di insulti e minacce postate su Facebook tale da indurre i responsabili del social network a chiudere la sua pagina. Lui lo ha segnalato alla dirigenza della squadra e a sua volta la società ha informato la polizia circa alcune «voci» di un raid punitivo nel confronti dell'attaccante che avrebbe potuto avvenire proprio a Bresseo, dove la squadra si allena. Una situazione di allerta che al momento si è concretizzata solamente con un servizio di osservazione a bordo campo e che non prenderebbe al momento in considerazione nessun altro accorgimento.

    Le «voci» di quella «lezione da dare a Cutolo» sarebbero giunte a un osservatore del Padova che mercoledì sera era al Bentegodi per un'altro incontro di calcio, quello tra Chievo e Napoli. E mercoledì l'osservatore avrebbe sentito dell'intenzione di una spedizione da Verona per punire il gesto plateale fatto da Cutolo subito dopo il gol. Aveva risposto ai fischi che lo avevano accolto all'ingresso in campo andando sotto la Curva Sud portandosi le mani alle orecchie - come per dire «fatemi sentire adesso i fischi» - e poi scambiando battute con Mandorlini al quale ha urlato : «ti ha fatto gol un terrone, un terrone», 
    Alla reazione dei tifosi sugli spalti è seguita poi quella all'esterno del Bentegodi dove un centinaio di sostenitori dell'Hellas ha «presidiato» il cancello dal quale avrebbero dovuto uscire i pullman delle squadre.
    Applausi al passaggio di quello di «casa» ma al momento dell'uscita del mezzo del Padova la polizia, per evitare assalti o lanci di oggetti, aveva fatto arretrare i tifosi di una cinquantina di metri. Poi gli insulti su Facebook, le voci del raid e la segnalazione della società. Ma al momento il giocatore è solo «sotto osservazione».


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