Un'implacabile legge del contrappasso si accanisce contro il formidabile Barcellona, una delle più grandi squadre di tutti i tempi.

Tanto esaltanti sono stati i suoi trionfi negli ultimi cinque anni (15 titoli fra nazionali e internazionali, 14 dei quali firmati Guardiola e l'ultimo, invece, di Vilanova, scandito dai 100 punti finali, dai 15 punti di vantaggio sul Real di Mourinho, da 43 vittorie, 9 pareggi e 8 sole sconfitte) quanto durissimi i colpi bassi sferrati dal destino.

Prima Abidal che, grazie a Dio, è guarito e si è trasferito al Monaco di Ranieri. Adesso, di nuovo Tito, che di Guardiola ha preso il posto e che, da venti mesi, con il coraggio di un leone si batte contro il cancro alla parotide.

Già operato per due volte, il quarantaquattrenne allenatore ha accusato due ricadute. La seconda l'ha costretto a lasciare la panchina dei blaugrana, gettando nella costernazione la sua famiglia, la sua squadra, i suoi tifosi, il calcio a ogni latitudine perchè il Barça è diventato un fenomeno planetario.

Ieri sera, l'espressione preoccupata, attonita, addolorata del presidente Sandro Rosell, di Zubizarreta e i volti impietriti dei giocatori del Barça, non avevano bisogno di commenti.

In questo momento non ci interessa sapere se il successore di Vilanova sarà Joan Francesc Ferrer, alias Rubi o Luis Enrique o Oscar Garcia o Michael Laudrup, Rijkaard, Bielsa, Heynckes, Mancini.

In questo momento, ci interessa solo dire a Vilanova che ammiriamo il coraggio, la forza, la dignità con i quali si sta battendo contro il tumore.

Ammiriamo il suo messaggio così importante lanciato a tutti coloro chiamati in campo a misurarsi con un rivale infido e terribile: mai arrendersi.

Ammiriamo la grandezza del Barcellona che Vilanova non ha mai lasciato solo e da Vilanova prende congedo solo su espressa richiesta del tecnico, il quale non intende gravare sul club con i problemi legati alla sua salute.

Un gesto ulteriormente significativo per comprendere l'uomo e la persona.  Sappiamo che le parole servono a poco per vincere il tumore, ma, la valanga di messaggi che in queste ore ti sta sommergendo da tutto il mondo, testimonia quanto sia amato e apprezzato. Anims, Tito.

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com