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  • Ansia Miha: si gioca il Milan in 25 giorni

    Ansia Miha: si gioca il Milan in 25 giorni

    • Stefano Agresti
    Quando Berlusconi decide che così non va, non bastano due vittorie consecutive per salvare la panchina. Nemmeno se uno di questi successi è stato utile per superare il turno in Coppa Italia (contro la Samp) e avvicinare la finale grazie a un percorso diventato adesso decisamente favorevole; nemmeno se l'altro successo (a Frosinone) è stato buono per non allontanarsi dal gruppo di testa e restare - più o meno - in scia alle battistrada. No, a Mihajlovic tutto questo non  è sufficiente: a Berlusconi non piace il nuovo Milan, il suo modo di proporsi e fare calcio, soprattutto dopo la ricca campagna acquisti dell'estate, quindi il tecnico serbo continua a essere in discussione.

    Perciò non è affatto esagerato sostenere che Mihajlovic si giocherà il Milan a gennaio, non solo perché disputerà sei partite in 25 giorni, dal 6 al 31, ma anche perché si troverà davanti in campionato tre delle cinque squadre che lo precedono in classifica, cioè la Roma (il 9), la Fiorentina (il 17) e l'Inter (appunto il 31). Prima e durante il percorso rossonero qui annunciato ci saranno il Bologna e l'Empoli, più il quarto di finale in Coppa Italia contro il Carpi. Il Milan in questi sei incontri può volare, avvicinando addirittura qualcuna delle squadre che gli stanno davanti, oppure precipitare inesorabilmente. E, in un calcio che brucia i propri idoli in quindici giorni, è inevitabile che l'allenatore del Milan si giochi tutto in meno di un mese. Poi magari si potrà discutere su quale sia l'effettivo valore dell'organico rossonero, se merita il posto che occupa o dovrebbe essere davvero messo meglio. Noi optiamo per la prima ipotesi, non ci sembra che Mihajlovic potesse fare molto di più, ma questa è una considerazione che non tiene conto della volontà di colui che ha in mano le sorti di Mihajlovic: Berlusconi, appunto.

    Mihajlovic, insomma, può prendersi il Milan oppure perderlo. Sei partite, venticinque giorni, e poi chissà. Berlusconi attende, senza fiducia ma con una certezza: se i rossoneri continueranno a vincere, sarà perché hanno ascoltato i suoi consigli; se non ce la faranno, le colpe saranno dell'allenatore. Che pagherà, come già Allegri, Seedorf e Inzaghi, l'inadeguatezza dell'organico.

    @steagresti

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