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  • Antonelli a CM: 'Icardi-Dybala si può ancora fare. Milan? Strategia sbagliata. Su De Paul...'

    Antonelli a CM: 'Icardi-Dybala si può ancora fare. Milan? Strategia sbagliata. Su De Paul...'

    • Guerrieri e Fazzini

    Tra i protagonisti presenti all'Hotel Sheraton di Milano per gli ultimi giorni di mercato (chiusura prevista lunedì alle 22) c'è anche l'agente Stefano Antonelli, ex dirigente e attuale agente, oltre che grande esperto di calcio sudamericano.

    Nel corso dell'estate, ha fatto da intermediario insieme a Fabio Parisi per l'operazione che ha portato Ruslan Malinovskyi all'Atalanta, ci racconta che trattativa è stata?
    "Lunghissima, infinita. C'erano tante squadre italiane che facevano offerte a rialzo al Genk, alla fine ha prevalso la volontà del giocatore. E' arrivato per 15 milioni più bonus".


    Ha parlato di altre offerte: qual è stato il club più vicino, prima dell'Atalanta?
    "La Sampdoria ci è andata molto vicino, poi non si è fatto più niente".

    A proposito di Sampdoria: a Genova è arrivato Maroni, un giocatore che lei conosce bene...
    "Lo notai tre anni fa quando giocava nel Boca B e ne parlai con tanti club italiani: Inter, Milan, Roma, Udinese e non solo...".

    Quest'anno sono arrivati nomi importanti in Italia, da Lukaku a de Ligt: è una Serie A tornata ad alti livelli?
    "Il nostro calcio comincia ad avere di nuovo un'immagine importante per tutto il sistema. De Ligt è arrivato nell'età giusta, qualcuno - come Ribery - è in età avanzata. Io mi aspetto che il campionato migliori ulteriormente, sperando che magari qualcuno decida di venire in Italia quando è al top della forma".

    Cosa dobbiamo aspettarci da questi ultimi giorni di mercato?
    "La cosa più grande che possa accadere, per intelligenza calcistica, è l'addio di Icardi. La Juve si è esposta tanto, lo scambio con Dybala è ancora possibile".

    A suo modo di vedere, chi ha messo a segno il miglior colpo del mercato? "Lukaku. Con questa forza, e considerando l'economia dell'Inter e della Serie A, è predestinato a fare 15-20 gol".

    Ci racconta qualcosa su De Paul? Possiamo aspettarci qualche novità?
    "Pradè l'ha voluto e ci ha provato, ma non ci è riuscito. Il Milan, invece, ha optato per un politica particolare, ovvero prendere quattro o cinque giocatori giovani e bravi. Anzichè spendere 80 milioni per quattro giocatori, li avrei investiti su un giocatore unico. Il Milan deve far tornare appeal in quel senso".

    Cosa ne pensa della scelta di De Rossi di andare al Boca Juniors? "Straordinaria. Ho parlato con Daniele di quanto fosse giusto per lui quel campionato. A 36 anni è giusto avere qualche tentennamento: il suo futuro è fare l'allenatore".

    Più volte ha provato a portare in Italia Senesi, difensore del San Lorenzo: quest'estate ci ha provato qualche italiana?
    "Gioca in un club difficile con cui poter fare operazioni. Il Bologna ci ha provato, offrendo 6 milioni. Gli argentini, però, ne chiedevano il doppio".

    C'è un giovane sudamericano che suggerirebbe ai club italiani?
    "Si, ce ne sono due o tre: uno è Francisco Ortega, classe 1999 del Velez. Un altro è Austungun Ulvi del Belgrano, mentre il terzo è Pedro De La Vega, un 2001 del Lanus, che può lasciare l'Argentina per una cifra tra i 10 e i 12 milioni".


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