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  • Antonini: "Gaich-Jovic, l'accoppiata sarebbe ottima per il Milan"
Antonini: "Gaich-Jovic, l'accoppiata sarebbe ottima per il Milan"

Antonini: "Gaich-Jovic, l'accoppiata sarebbe ottima per il Milan"

Luca Antonini ha rilasciato una intervista a Milanews.it sulle possibili strategie sul mercato del club rossonero:

Partiamo dal compleanno di Maldini, come è stato allenarsi e giocare con lui?
“Per me Paolo è stato tutto. Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui negli ultimi mesi del 2001 quando Cesare Maldini e Mauro Tassotti presero il posto di Zaccheroni e mi portarono su in prima squadra. Ho potuto capire che tipo di uomo e che tipo di giocatore fosse. Era un esempio da seguire, sotto tutti i punti di vista. Ha segnato la mia idea di calcio e, tutt’ora, rappresenta l’idea di Milan”.

E giocarci insieme com’è stato?
“Timore non ce n’era, ma averlo accanto ti dà quello stimolo per fare ancora di più. Mi ha dato parecchi consigli, anche perché era il secondo anno che facevo il terzino. Mi ha sempre indirizzato nel modo giusto. È stata un’emozione indescrivibile giocare con lui”.

Passando al mercato, pensa che Gaich possa essere un profilo interessante per il Milan?
“E’ un giocatore importante, di grande prospettiva. Gioca in una squadra come il San Lorenzo che è una piazza molto calda in Argentina. È un animale fisicamente, ma è anche forte tecnicamente e poi ha tantissima “garra”. È giovane, è un classe ’99, ma penso che sia un investimento da poter fare. Di certo, pur avendo tutte le carte in regola per poter diventare un ottimo bomber, il peso dell’attacco del Milan non dovrebbe gravare solo sulle sue spalle”.

Ha una clausola da 13,5 milioni, lei la pagherebbe?
"Si, è una cifra abbordabile per il mercato di oggi e io un investimento su di lui lo farei".

Jovic più Gaich potrebbe essere una buona coppia di acquisti per rinforzare l’attacco?
“Vorrebbe dire avere una visione a lunga gittata. Jovic è un ’97, ma se il Real Madrid ti compra, tanto scarso non sei. Ha già quell’esperienza internazionale che gli potrebbe permettere di integrarsi bene nel nostro campionato, che rimane uno dei più difficili in giro per il mondo, ma lui più Gaich andrebbero a formare una batteria di prime punte molto interessante”.

Szoboszlai potrebbe imporsi subito in Italia, magari nel sistema di Rangnick?
“Parliamo di un altro bel giocatore. Forse anche lui avrebbe bisogno di un periodo di adattamento, ma parliamo di talenti che se dovessero mantenere le aspettative, ci potrebbero mettere davvero poco ad entrare nei meccanismi del nostro calcio. È un giocatore che abbina ritmo, potenza e una buona tecnica. In più, cosa che non guasta mai per i centrocampisti moderni, ha dimostrato di vedere bene la porta”.

Uno dei nomi più chiacchierati, nelle scorse settimane, è stato quello di Theo Hernandez…
“Ti fermo subito. Il Milan ha fatto un grande acquisto. È un giocatore determinante, che ha un impatto sulle partite simile a quello che aveva Serginho. E quando è mancato, si è sentito. Avendo Marcelo davanti, probabilmente non avrebbe trovato spazio al Real Madrid, ma i 20 milioni pagati dal Milan la scorsa estate, oggi, sono un investimento che ha fruttato parecchio. Ha ampi margini di miglioramento, soprattutto in fase difensiva, ma non deve snaturarsi perché un terzino che porta in dote almeno cinque gol a campionato, è merce rara”.

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