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  • Antonio Di Gennaro: 'Una Fiorentina da sei e mezzo'

    Antonio Di Gennaro: 'Una Fiorentina da sei e mezzo'

    • L.C.

    Dodici punti in campionato, primo posto nel girone di Europa League. Eppure, al di là della vittoria di carattere conquistata in Ucraina contro il Dnipro, la Fiorentina ha concluso le ultime partite del mini ciclo di ferro dei mesi di settembre-ottobre un po' a rilento, perdendo a San Siro con l'Inter dopo una prestazione sopra le righe per 70' e pareggiando le gare contro Parma e Lazio, non senza mostrare qualche difficoltà.
    Per analizzare questo primo spicchio del campionato viola, il settimanale Brivido Sportivo ha contattato  Antonio Di Gennaro, ex viola e voce di Sky che segue molto spesso proprio la Fiorentina:

    Di Gennaro, se la sente di dare un voto secco alla stagione viola vista fino ad ora?
    'Sarò sincero, mi aspettavo qualche cosa in più, soprattutto in casa. Il voto più giusto è sei e mezzo'.
    Quali sono i rammarichi più grandi dei viola a suo avviso?
    'Sicuramente i due pareggi interni contro il Cagliari ed il Parma. Con un po' di cattiveria e di furbizia in più, la Fiorentina quelle partite le avrebbe sicuramente vinte. Diciamo che alla classifica dei viola mancano almeno quattro punti, senza contare il rocambolesco ko di San Siro con l'Inter'.
    Qual è il calciatore che le è piaciuto di più fin qui?
    'Dico senza dubbio Ambrosini: è un giocatore che non mi ha stupito per niente e che sapevo fin da questa estate avrebbe fatto molto comodo ai viola. In campo europeo, e non solo, è stato determinante e sono certo che da qui alla fine dell'anno sarà protagonista in tante altre occasioni. ''Ambro'' è fondamentale per l'apporto di esperienza che ha dato a tutta la rosa ed in particolar modo ai giovani, che devono crescere ed imparare ancora molto. Si aveva il sospetto che sarebbe venuto in viola a ''svernare'' ma credo che l'ex Milan alla fine sia stato uno degli acquisti più azzeccati'.
    Chi, invece, ha fatto vedere meno di quello che si aspettava?
    'Probabilmente David Pizarro: il Pek è un giocatore importante per la Fiorentina ma deve sapersi gestire in campo. I cartellini rossi rimediati sia in campionato che in Europa League sono inaccettabili per un giocatore della sua esperienza. Spesso poi mi capita di osservare i suoi movimenti palla al piede al limite dell'area che qualche volta diventano assist per gli avversari: in questo modo Pizarro mette in difficoltà il centrocampo ed il reparto difensivo'.
    Quale il suo giudizio sulla difesa, reputata da molti il reparto più debole?
    'Sia a tre che a quattro, ho visto sin qui una linea arretrata molto attenta: non ci dobbiamo dimenticare che la Fiorentina in quella zona di campo ha giocatori molto giovani. Compper è un elemento importante perché è sempre attento e molto pulito negli interventi, così come Savic, anche se in questo avvio di stagione ha commesso qualche errore di troppo. Tomovic, assieme a Gonzalo che è imprescindibile, è stato uno dei migliori della Fiorentina sin qui perché è eclettico e sa coprire più situazioni'.
    Vargas potrebbe rivelarsi un'arma in più per questa Fiorentina?
    'Se il giocatore metterà la testa a posto e proverà a tornare quello di tre-quattro anni fa sarà di certo una pedina utile per Montella, non solo per l'attacco ma anche come terzino sinistro'.
    Come ne è uscita, a suo avviso, la Fiorentina da questo primo tour de force di partite?
    'Come ho detto, ci sono stati alcuni punti persi per mancanza di malizia e di esperienza. Non è possibile subire il gol del 2-2 contro il Parma quando la rimessa laterale era in favore dei viola. La Fiorentina dovrà imparare dai suoi errori per affrontare il prossimo ciclo di ferro di partite. Nel complesso, però, le prestazioni in Europa hanno ripagato quelle che sono state le disattenzioni in campionato'.
    Si aspettava un Rossi così scoppiettante dopo il doppio infortunio al ginocchio?
    'Tutti sapevano che Pepito era un giocatore molto importante e non sono stupito del suo avvio. Credo anche, però, che tra un mese vedremo un Rossi ancora più in forma'.
    Quanto si è fatta sentire l'assenza di Gomez fino ad ora?
    'Moltissimo, soprattutto nelle gare in cui la Fiorentina ha perso per strada i punti. Nella rosa dei gigliati non c'è un vero giocatore che possa sostituirlo perché Rebic e Matos sono troppo giovani. Inoltre Gomez è stato il giocatore più importante sul mercato viola ed è normale che la squadra sia stata costruita tutta su di lui'.


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