Arbitri Serie A: Lazio-Inter a Irrati, Orsato per Juve-Roma

48
Il designatore arbitrale della Serie A, Gianluca Rocchi ha selezionato i direttori di gara per l'ottava giornata di campionato. Spezia-Salernitana (sabato ore 15): arbitro Marini, assistenti Passeri e Lombardi, Maggioni quarto uomo, Valeri e Lo Cicero al Var.
Lazio-Inter (sabato ore 18): arbitro Irrati, assistenti Perrotti e Palermo, Manganiello quarto uomo, Mazzoleni e Preti al Var.
Milan-Verona (sabato ore 20.45): arbitro Prontera, assistenti Mastrodonato e Lanotte, Paterna quarto uomo, Di Paolo e Longo al Var.
Cagliari-Sampdoria (domenica ore 12.30): arbitro Marchetti, assistenti Dei Giudici e Grossi, Meraviglia quarto uomo, Aureliano e Volpi al Var.
Empoli-Atalanta (domenica ore 15): arbitro Serra, assistenti Rossi e Fiore, Camplone quarto uomo, Banti e Carbone al Var.
Genoa-Sassuolo (domenica ore 15): arbitro Chiffi, assistenti Mondin e Della Croce, Miele quarto uomo, Fabbri e Liberti al Var.
Udinese-Bologna (domenica ore 15): arbitro Abisso, assistenti Bottegoni e Raspollini, Cosso quarto uomo, Doveri e Imperiale al Var.
Napoli-Torino (domenica ore 18): arbitro Sacchi, assistenti Prenna e Zingarelli, Santoro quarto uomo, Di Bello e Tolfo al Var.
Juventus-Roma (domenica ore 20.45): arbitro Orsato, assistenti Bindoni e Bresmes, Colombo quarto uomo, Nasca e Costanzo al Var.
Venezia-Fiorentina (lunedì ore 20.45): arbitro Massimi, assistenti Rocca e Massara, Zufferli quarto uomo, Giacomelli e Di Iorio al Var.
Se non fosse per la presenza di tal Preti come assistente al varista Mazzoleni, tutto sommato la squadra arbitrale di Lazio-Inter mi lascerebbe abbastanza "tranquillo". I precedenti del direttore di gara Irrati coi nerazzurri sono mediamente confortanti (con 10 vittorie su 16 incroci, corredati da 2 pareggi e 4 sconfitte: migliore è solo il suo score con Juve - 11 successi in 15 abbinamenti - e Napoli con altrettante vittorie ma in 14 designazioni); il fischietto pistoiese vanta poi uno strano primato: è uno dei pochi, se non l'unico, a non aver mai fischiato in carriera un rigore a favore della Juve (a differenza che alle altre grandi) e nessuno nemmeno contro l'Inter. Fra i precedenti specifici, c'è pure la direzione di un Lazio-Inter di 3 anni fa finito 0-3 con doppietta di Icardi e gol di Brozovic. I due assistenti Perrotti e Palermo sono - detto senza offesa - degli emeriti sconosciuti, per cui mi esento da commenti. Mentre invece il IV uomo designato, lo "sfollagente umano" Manganiello, dopo quell'allontanamento polemico di Lautaro in un'Inter-Cagliari di quasi 2 anni fa, ha successivamente "normalizzato" il suo score con la Beneamata. Venendo al varista Mazzoleni, uno dei 4 iscritti negli organici AIA con quel ruolo specifico, è diventato col tempo quasi un habitué dei laziali avendoli incrociati almeno una decina di volte nel corrente anno solare. Ma arrivo finalmente alle dolenti note paventate all'inizio: il cosiddetto AVAR è proprio lo stesso Fabiano Preti che giusto 9 anni fa, in un famoso Juve-Inter 1-3 del novembre 2012, passò alla storia per non essere riuscito a (o non aver voluto?) ravvisare - dopo soli 18 secondi dal calcio d'inizio - un mostruoso fuorigioco di "oltre un metro" (moviola Gazzetta dixit) di Asamoah che poi innescó il provvisorio vantaggio bianconero. Ebbene, questo guardalinee mantovano - che aveva fatto a lungo l'arbitro in Serie D per poi diventare assistente in Serie C - ha fatto carriera scalando tutte le gerarchie e le categorie fino a diventare internazionale ed essere selezionato per i recenti campionati europei. Quando invece, per quel misfatto - non l'unico in quel derby d'Italia - avrebbe meritato ben altra considerazione dai cosiddetti vertici arbitrali: ossia le dismissioni a fine stagione facendogli appendere bandierina ed auricolari al canonico chiodo... Anche alla luce delle ulteriori chicche del suo percorso di (de)crescita professionale, tra le quali se ne ricordano almeno altre 2 di eclatanti. In un Chievo-Juve del 2013, il guardalinee Preti indusse l'arbitro De Marco ad annullare un gol regolarissimo del clivense Paloschi - confondendolo col compagno Thereau - sul punteggio di 1-1 di una partita che sarebbe poi terminata col successo degli ospiti per 1-2. L'aspetto paradossale fu che a fine gara il presidente dei veronesi Campedelli, gran signore, si recò negli spogliatoi per consolare il guardalinee nonostante la topica clamorosa sopportata: un raro esempo di fair play, anche se manifestato all'eccesso... L'altra chicca di Preti è più recente ed è avvenuta nell'aprile scorso durante il ritorno dei quarti di finale PSG-Bayern della scorsa CL, allorché Preti segnalò all'arbitro un fuorigioco inesistente di Mbappé che, se avesse concluso in rete l'azione, avrebbe potuto indirizzare diversamente la gara per i francesi, vittoriosi in Germania, ma alla fine sconfitti in casa anche se qualificati. In condizioni normali, quelle 2 clamorose topiche del biennio 2012-2013 avrebbero stroncato la carriera a qualsiasi collega. Quella dell'assistente Preti, invece, si è paradossalmente allungata. Chiudo con la "perla" di un commento - acquisibile dalla pagina FB di Fabriano Preti, sapientemente clonata da quella autentica, ammesso e non concesso che ne esista una - postato il 10 agosto 2020 (data "rivelatrice" del fake): "In ritardo esprimo il mio dispiacere per l'eliminazione in Champions della società Juventus. Inaccettabile assegnare un rigore del genere ai francesi, posso garantire al pres. Agnelli che nella Lega Serie A errori così gravi non si verificheranno per la assoluta competenza della nostra classe arbitrale".
Siete convinti che la finzione sia poi così tanto distante dalla realtà?
48