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  • Argentina-Italia, le pagelle di CM: Jorginho sbaglia tutto, Banega decisivo
Argentina-Italia, le pagelle di CM: Jorginho sbaglia tutto, Banega decisivo

Argentina-Italia, le pagelle di CM: Jorginho sbaglia tutto, Banega decisivo

  • Marco Demicheli
La prima Italia del post fallimento Mondiale parte col piede sbagliato: a Manchester finisce 2-0 per l'Argentina, grazie ai gol di Banega e Lanzini. Ecco le pagelle di Calciomercato.com.



ARGENTINA

Caballero 6.5: gli azzurri non lo chiamano spesso in causa, lui però risponde sempre presente; 

Bustos 6: spinge meno di Tagliafico; Insigne lo punta spesso, ma lui dimostra di non soffrirlo più di tanto (89' Mercado sv); 

Otamendi 6.5: attento in difesa, si rende pericoloso nel primo tempo con un potente colpo di testa; 

Fazio 6.5: il "Comandante" della Roma non soffre mai e aiuta Biglia in costruzione; 

Tagliafico 6.5: corsa e qualità per il terzino dell'Ajax, spina nel fianco costante per la difesa azzurra; 

Paredes 5: regala un pallone a Immobile a inizio secondo tempo e Insigne quasi segna. Quando esce, l'Argentina cambia marcia (64' Banega 7: subito attivo e dinamico, con un tiro dal limite dell'area sorprende Buffon per l'1-0 dell'Albiceleste); 

Biglia 6.5: se l'Argentina mette a lungo sotto l'Italia, il merito è principalmente suo. Regia attenta ed efficace; 

Lanzini 7.5: sempre attivo, spreca una grande occasione di testa a inizio secondo tempo, ma si rifà con il bel tiro che si infila sotto la traversa per il 2-0 che vale il suo primo gol in nazionale; 

Lo Celso 6.5: torna trequartista e, insieme a Lanzini e Di Maria, crea non dà punti di riferimento alla difesa azzurra (76' Pavon sv); 

Di Maria 7: senza Messi, è lui il creatore di gioco dell'Argentina. Tante giocate di qualità, regala palloni importanti ai compagni (64' Perotti 6: entra bene e va vicino al gol); 

Higuain 6: centravanti più di manovra che di finalizzazione, fa reparto da solo davanti ai tre "piccoletti". Ha l'occasione per sbloccare il risultato, ma si fa ipnotizzare da Buffon, avversario per una sera.


Ct Sampaoli 6.5: senza Messi e Aguero infortunati, riesce comunque a mettere sotto scacco l'Italia. Forse Dybala e Icardi non servono davvero a questa nazionale.


ITALIA

Buffon 6: attento sul colpo di testa di Otamendi in avvio, salva a tu per tu con Higuain nel primo tempo e Perotti nella ripresa. Viene però preso in controtempo dal tiro di Banega che, dal limite dell'area, si infila alla sua sinistra. Incolpevole sul 2-0 di Lanzini; 

Florenzi 5.5: Di Maria e Tagliafico sono due pessimi clienti, lui spesso va in difficoltà (60' Zappacosta 5: incredibile il buco che lascia in occasione del 2-0); 

Bonucci 6: non sempre preciso nella costruzione del gioco, guida l'ex allievo Rugani; 

Rugani 5.5: soffre la velocità dei trequartisti argentini, sbaglia il movimento sul gol di Lanzini; 

De Sciglio 6: torna per una sera sulla fascia sinistra. Attento in fase difensiva, non riesce mai a spingere; 

Parolo 6: unico vero mediano in campo, prova spesso l'inserimento, senza riuscire a trovare la prima rete in azzurro (60' Pellegrini 6: prova a rendersi pericoloso in attacco, ma senza risultati); 

Jorginho 5: tanti, troppi errori in uscita, uno dei quali regala all'Argentina il pallone da cui poi arriva il gol di Banega (85' Belotti sv); 

Verratti 6: si alterna come regista a Jorginho. Non sempre preciso, rispetto al centrocampista del Napoli cerca più spesso la giocata importante (71' Cristante sv); 

Chiesa 5.5: forse intimidito dall'esordio, sembra a lungo fuori dal gioco. Appena prima di uscire, però, mette a centro area un bel cross dalla destra (60' Candreva 6: entra per provare ad alzare il baricentro azzurro, ma non riesce a creare pericoli); 

Immobile 5.5: troppo solo là davanti, ha pochi palloni giocabili. Bravo a mettere Insigne davanti a Caballero a inizio ripresa (74' Cutrone sv); 

Insigne 5.5: incredibile il gol che si mangia a tu per tu col portiere argentino.


Ct Di Biagio 5.5: 20 minuti di gioco non bastano, per tre quarti di partita la sua Italia soffre ed è in balìa dell'Argentina. L'impressione è che la nuova Nazionale ancora non ci sia e il lavoro da fare sia ancora molto. Resta da vedere se sarà lui a doverlo guidare.

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