Arthur non è Pjanic: giocherà mezzala e non è ancora un top. Lo dovrà diventare alla Juve
DOVE GIOCHERA' – Arthur andrà quindi a portare qualità in un centrocampo come quello bianconero che ne ha bisogno. Se si continuasse a giocare con una mediana a tre, sarebbe a suo agio nel ruolo di mezzala sinistra soprattutto, anche se non avrebbe il passo per coprire le spalle di Cristiano Ronaldo come può fare in questo momento soprattutto Blaise Matuidi. Se poi si dovesse passare a un sistema con un centrocampo a quattro in linea, potrebbe sostenere l'altro mediano.
CON E SENZA SARRI – A prima vista può sembrare quindi un giocatore del tutto adatto al calcio di Sarri per come ci eravamo abituati a intenderlo prima dello sbarco del Comandante a Torino. Ma non è una sua richiesta, perché l'operazione ha avuto prima di tutto delle basi economiche. Poi toccherà a Sarri farlo fruttare al meglio, sempre che sia lui in panchina la prossima stagione.
L'INCOGNITA – Resta poi un'incognita sulla valutazione assoluta del calciatore. Sulla carta un affare o quasi: sette anni in meno di Pjanic, ingaggio più leggero, eccetera eccetera. Ma Pjanic prima della recente flessione era riuscito a imporsi come un top, diventando il regista su cui è stata costruito il centrocampo della Juve di Allegri prima e di Sarri poi. Arthur anche sotto questo punto di vista per ora non è Pjanic, perché al di là di una valutazione monstre da circa 80 milioni è anche un giocatore che in stagione ha disputato appena sei partite per intero. Dei motivi ci saranno stati. La speranza della Juve è che questi siano tutti inseribili nella categoria degli errori di gestione del Barcellona.