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  • Asenjo commuove il calcio: il maestro di De Gea con le ginocchia di cristallo

    Asenjo commuove il calcio: il maestro di De Gea con le ginocchia di cristallo

    • Federico Albrizio
    "La fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo" diceva Roberto 'Freak' Antoni, frontman degli Skiantos. Una frase entrata nel prontuario dei modi di dire italiani ma dal senso ben noto a livello internazionale, come ha imparato a sue spese Sergio Asenjo. Il portiere classe '89 del Villarreal ha abbandonato al 35' la sfida con il Real Madrid per un infortunio, rivelatosi poi estremamente grave: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Purtroppo non una novità per lo spagnolo: è la quarta volta infatti per Asenjo in carriera (le tre precedenti occorse al ginocchio destro), ultimo episodio di una carriera dalle premesse brillantissime ma condannata da una sfortuna incredibile, ingiusta.

    'ERA PIU' FORTE DI DE GEA' - Probabilmente non molti in Italia o in generale fuori dalla Spagna conoscono la carriera di Asenjo, tranne gli appassionati di videogiochi che tra il 2008 e il 2009 hanno affidato ai suoi guantoni le proprie squadre in carriera, ma in patria Sergio era riconosciuto come uno dei talenti più fulgidi tra i pali. E d'altronde non poteva essere altrimenti visto il suo primo impatto con il calcio: medaglia di bronzo agli Europei Under 17 nel 2006, ma soprattutto la vittoria degli Euroepi Under 19 l'anno seguente; due sole presenze, quelle decisive in semifinale con la Francia (con due shootout parati) e in finale contro la Grecia. Il Valladolid capisce di avere in casa un portento e lo lancia in prima squadra, due anni ottimi da titolare che convincono l'Atletico Madrid a investire 5 milioni di euro per lui. Titolare inamovibile nonostante la presenza di un certo David De Gea, fino a novembre: i Colchoneros cambiano allenatore, arriva Quique Sanchez Flores che decide di lanciare il rampante De Gea. Asenjo è un lottatore e tiene vivo il ballottaggio, ma la sfortuna comincia a colpire: prima rottura dei legamenti e rientro a novembre, ma ormai il posto è andato. E allora cambiare, a gennaio 2011 il prestito al Malaga dove inizia bene, ma a febbraio il ginocchio fa nuovamente crack. Nei due anni seguenti resta all'Atletico dove aiuta a crescere Thibaut Courtois, poi l'addio.

    RINASCITA E RICADUTA - Nel 2013 passa al Villarreal, dove sembra finalmente rinascere: una stagione senza infortuni e da protagonista assoluto nella qualificazione all'Europa League, la Spagna ritrova il suo pupillo. Ma la gioia è effimera: ad aprile 2015 il terzo ko, e questa volta il recupero dura quasi un anno. Il Submarino Amarillo lo ritrova nel 2016, dopo i timori iniziali Asenjo si riprende i pali e inizia la stagione attualmente in corso alla grande, anzi alla grandissima: nel girone d'andata ferma prima il Real Madrid, poi il Barcellona e ostacola i blancos anche nella sfida di ritorno fino appunto all'infortunio.

    IL CALCIO SI COMMUOVE - Ora un altro calvario, Sergio promette che anche questa volta tornerà ma intanto il mondo del pallone si commuove per una delle storie più sfortunate di questo sport. Messaggi di sostegno non solo dai suoi compagni di squadra attuali, ma anche da colleghi portieri che lo hanno ammirato e che hanno imparato da lui. De Gea e Courtois, gli allievi che hanno superato il maestro e ora gli tendono una mano nella speranza di poter tornare ancora a confrontarsi con lui sul campo. #AnimoAsenjo l'hashtag, Sergio è già al lavoro per battere rialzarsi nuovamente e non darla vinta alla sfortuna che ha deciso di accanirsi su di lui.

    Twitter: @Albri_Fede90
     
     

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