Calciomercato.com

  • Atalanta, 6 grande: Gasperini 'vede' la Champions, il mercato non gli serve

    Atalanta, 6 grande: Gasperini 'vede' la Champions, il mercato non gli serve

    • Giancarlo Padovan
    L'Atalanta irrompe in zona Champions (28 punti, a quattro dalla Lazio, quarta, anche se ci sono tante squadre in mezzo) spazzando via il Sassuolo a Reggio Emilia in una partita eccedente: otto gol, la tripletta di Ilicic (entrato a mezz'ora dalla fine, sul 3-2, al posto di Barrow), la solita rete apripista di Zapata (dieci in tutto, la nona consecutiva), più le marcature del Papu Gomez (2-0) e Mancini (3-1).

    Il gol è spettacolo, ma il gol è anche errore. Sul primo (Zapata al 19'), il colombiano salta in libertà e colpisce perché tutti ne perdono la marcatura. Sul secondo (Gomez al 42'), l'argentino, dopo aver ricevuto da Barrow, pescato da Hateboer, finta su Magnani e conclude dal limite proprio mentre, davanti a lui, si apre un'autostrada. L'Atalanta è stata superiore in tutto: tecnica, tattica, corsa, velocità, smarcamenti, profondità. E se è vero che il Sassuolo è tornato due volte in partita (50', gol di Duncan, grazie ad una palla persa da Zapata su pressione a metacampo di Magnani e 57', ancora con un tiro di Duncan, deviato in modo decisivo da Palomino), è altrettanto vero che la squadra di Gasperini non ha mai perso il controllo del gioco, riportandosi avanti nel giro di pochi minuti.

    Nel computo finale che, se possibile, amplifica ancora di più le distanze, vanno aggiunti un gol di testa mancato da Zapata (65') e una traversa colpita da Gomez (67'). E' stata una partita giocata a ritmi altissimi alla quale l'Atalanta è saltata in groppa quasi subito. Poi il Sassuolo ha perso Marlon (Peluso dal 25'), così Pasalic, sul servizio di Zapata, da sinistra, avrebbe già potuto allungare. Il Sassuolo, poco propositivo a centrocampo e molto prevedibile in avanti, si è visto solo una volta in tutto il primo tempo (40', assist di Sensi per Matri che stoppa di petto e mette fuori). E dopo il 2-0 di Papu (42'), l'Atalanta si è lanciata in una ripartenza cinque contro tre che avrebbe potuto chiudere la partita all'intervallo. Però Zapata, dopo aver saltato un avversario, ha tirato sull'angolo di Consigli che ha respinto.

    L'Atalanta ha giocato meglio sia perché è una squadra in forma in tutti i suoi effettivi, sia perché De Zerbi non ha trovato il modo di arginare le iniziative del Papu. Il capitano dei bergamaschi, realizzati un assist e un gol, ha trovato il modo di fare da sponda prima su un dai e vai di Barrow (ancora respinta, stavolta con i piedi di Consigli) e, nel finale, sul secondo gol personale di Ilicic (87’). L'Atalanta è collettivo, tutti giocano la palla, tutti fanno la doppia fase (offensiva e difensiva). Sui calci d'angolo e, più in generale, sulle palle inattive salgono sempre Palomino e Mancini. Non è un caso che siano stati loro due a confezionare il gol del 3-1 (54’, angolo del Papu). Come non è un caso che l'assist del 4-2 a Ilicic (74') sia venuto da un altro difensore, Toloi, bravo a pescare, con un rasoterra in verticale, lo sloveno nello smarcamento (il Var ha confermato la posizione regolare).

    Il Sassuolo ha fatto poco in avanti e ha difeso male in area. Per esempio, sul terzo gol, quello di Mancini che ha colpito in acrobazia, Locatelli è stato troppo volatile. Lì ci si oppone con il corpo, non è fondamentale prendere la palla. E' sufficiente impedire che lo faccia l'avversario. Sul quarto e quinto gol, invece, la linea difensiva degli emiliani era statica e piatta. E se si è fermi essere infilzati da palloni filtranti diventa molto probabile.

    Al di là del sesto gol (92', contropiede lanciato da Pasalic per il solito Ilicic), il punteggio rispecchia fedelmente la differenza in campo. Il Sassuolo che, per me, è una squadra in difficoltà cui farà bene la sosta, ha avuto una sola occasione per raggiungere un pareggio che quasi sicuramente sarebbe stato momentaneo. E' accaduto al 60' quando Di Francesco, nell'unico lampo di giornata, ha concluso tra le gambe di un difensore e Berisha (incerto sul primo gol di Duncan) ha avuto un riflesso prodigioso deviando in angolo.

    Però la partita, i gol, lo spettacolo e le emozioni sono state tutte e sempre dalla parte dell'Atalanta. Gasperini ha ritrovato la squadra di un anno fa. E, a dispetto di quel che pensa l'allenatore, la rosa è ampia e qualitativa. Dijmsiti, Masiello, Reca, Gosens, Valzania e lo stesso Ilicic hanno cominciato o sono rimasti in panchina. Segnale inequivocabile di un'invidiabile abbondanza.

    IL TABELLINO

    Sassuolo-Atalanta 2-6 (primo tempo 0-2)

    Marcatori: 19' pt D. Zapata (A), 41' pt Gomez (A), 5' st Duncan (S), 9' st Mancini (A), 12' Duncan (S), 30' st Ilicic (A), 41' st Ilicic (A), 45' + 2' st Ilicic (A)  

    Assist: 19' pt Gomez, 41' pt Barrow, 5' st Magnani, 9' st Palomino, 12' st Boateng, 30' st Toloi, 41' st Gomez, 45' + 2' st Pasalic

    Sassuolo (4-3-3): Consigli, Lirola, Marlon (24' pt Peluso), Magnani, Rogerio; Duncan, Sensi, Locatelli (26' st Bourabia); Berardi, Matri (11' st Boateng), Di Francesco. All. De Zerbi

    Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini (35' st Djimsiti), Hateboer, Freuler, Pasalic, Castagne; Gomez (44' st Pessina); Barrow (18' st Ilicic), D. Zapata. All. Gasperini

    Arbitro: Sig. Pasqua di Tivoli

    Ammoniti: 15' pt Castagne (A), 24' st Sensi (S), 35' st Zapata (A)

    Altre Notizie