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  • Atalanta, caso Livaja?|Speriamo che non si butti via

    Atalanta, caso Livaja?|Speriamo che non si butti via

    Ma cos'è successo a Livaja? Niente di gravissimo, è semplicemente scivolato sulla sua esuberanza. Il ragazzo è un ciclone: in allenamento fa contrasti che sembra di essere in partita. E nelle partitelle s'arrabbia come se fosse in partita (anzi, di più...). 

    Di conseguenza Marko una volta sbatte contro un compagno, poi contro un altro, se capita contro l'allenatore. Ma, alla lunga, se attacchi un episodio all'altro finisce che la sua esuberanza rischia di trasformarsi in insubordinazione. Cioè botte con questo, un'entrata dura con quello, un calcione a quell'altro. E risposte sopra i toni all'allenatore. 

    Tutto in allenamento, non con i tre punti in palio. Tutto con eccessiva frequenza, portando troppa tensione dove dal martedì al sabato la tensione proprio non serve: dentro lo spogliatoio. Le conseguenze sono che un compagno perde la pazienza, un altro ci discute pesantemente, l'allenatore subisce atteggiamenti eccessivi. 

    Come capita spesso la somma di questi comportamenti porta conseguenze pesanti: a questo punto vai a casa. E restaci un paio di giorni a riflettere. Magari ti viene in mente di moderare i toni dei confronti quotidiani con il gruppo: allenatore, staff, compagni. Ecco, a Livaja è successo esattamente questo. Non è gravissimo, ma sgradevole sì. 

    Il ragazzo deve dare una misura sensata a ogni suo atteggiamento. E dato che troppo spesso fatica a trovare questa misura, lo si deve aiutare. Da qui la decisione di società e allenatore di rinunciare al suo contributo per la gara di oggi. È un segnale per il ragazzo e anche per i compagni. 

    È un modo per dirgli: datti una calmata. Non è una sentenza definitiva, è un «aiutino». Perché Livaja per l'Atalanta è un investimento. È a Zingonia da due mesi, non può essere già inadeguato. Anzi, a questo punto è decisivo che il messaggio diventi: questa per te è un'occasione, qui i giovani crescono, giocano ed esplodono, guadagnandosi poi spazio tra le grandi. Tutto normale, tutto lecito.

    Se Livaja farà questo passo avanti di certo migliorerà anche il suo rapporto «calcistico» con Denis. Per adesso vedendoli giocare insieme si intuisce che i due potrebbero essere reciprocamente utili, ma sul campo non è ancora arrivata la necessaria conferma. Denis-Livaja, se danno un senso all'essere coppia, possono diventare la prima certezza per la prossima stagione. 

    E il croato un investimento felice destinato nel giro di un paio d'anni a generare una significativa plusvalenza. Ma se Livaja non s'assesta l'Atalanta avrà un problema in più da risolvere (l'attacco) e lui avrà buttato al vento una grande occasione per diventare calciatore vero. Dalla prossima settimana al 19 maggio vedremo come andrà a finire.

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