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  • Atalanta, Gasperini: 'Ci meritiamo il sesto posto. Mancini? Ha la febbre'

    Atalanta, Gasperini: 'Ci meritiamo il sesto posto. Mancini? Ha la febbre'

    • Marina Belotti, inviata a Zingonia
    Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, apre la conferenza stampa alla vigilia dell’ultima gara contro il Cagliari parlando dell'unico risultato possibile: "Domani sarà una bella partita perché al Cagliari interessa solo vincere, come a noi, noi dobbiamo sperare anche nella Fiorentina e lui nel Napoli e tutti e due nel dubbio giocheremo al meglio delle nostre possibilità. Sarà una gara tosta perché la matematica non è ancora dalla nostra. Queste ultime due partite con Lazio e Milan non siamo riusciti purtroppo a fare di più ma il girone di ritorno è stato ottimo e il clima che respireremo stasera può essere paragonabile a uno spareggio di accesso all’Europa, sarà un test. Mancini oggi ha un po’ di febbre, vedremo se lanciare Bastoni o far arretrare Castagne".

    PRELIMINARI- Preliminari o non preliminari? Questa sarà la questione a cui la Dea darà una risposta in contemporanea al Milan, in casa contro la Viola: “Arrivare sesti sarebbe meglio, ma settimi non ci strapperemmo i capelli. Quello che è successo domenica è stato straordinario, una manifestazione d’affetto che non potrò ringraziare mai abbastanza. Sono stato già fortunato in molti posti, ma così tanto come qua mai. Quello che c’è stato nei miei confronti in questi due anni va oltre i risultati sportivi".

    RIMPIANTI- "In questo campionato ci sono un po’ di punti che abbiamo perso e comunque sono soddisfatto di tutti quanti i ragazzi perché non era facile ripetere le prestazioni dello scorso anno anche se abbiamo fatto meno punti. C’è stato grande entusiasmo che ci ha portato in giro per l’Europa, devo dare atto alla disponibilità di tutti i giocatori, credo che meritino il massimo dell’applauso".

    MERCATO- "Io ero già convinto che questa squadra sarebbe stata molto forte, avevamo Freuler al posto di Gagliardini, Cristante al posto di Kessie, quello dell’anno scorso sapevo che non era stato un miracolo. Forse potevamo ambire a qualcosa di più, per me quest’anno non è stato un secondo caso, me ne sono accorto nell’approccio con le squadre importanti: reggevamo l’impatto e giocavamo con un approccio e delle possibilità, abbiamo giocato tante partite con le grandi e ho notato che le distanze si sono ormai accorciate. Non eravamo così distantissimi, un po’ di energie ce le hanno tolte le partite europee ma ci hanno dato tanta fiducia e consapevolezza".

    FUTURO- "Cristante, Caldara e Spinazzola sono per me giocatori importanti e qualche dubbio in più ce l’ho quest’anno, ci sarà da riflettere. Penso solo alla nostra partita, interpretandola al meglio, dobbiamo concentrarci sulla nostra gara. Il Cagliari globalmente è una buona squadra e se sta ancora lottando per la salvezza è perché il margine tra una squadra e l’altra è molto sottile". 

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