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  • Il mondo del calcio in lutto: l'ex Atalanta Rinaldi morto a 19 anni per un aneurisma. Il ricordo della Dea

    Il mondo del calcio in lutto: l'ex Atalanta Rinaldi morto a 19 anni per un aneurisma. Il ricordo della Dea

    Dopo essere arrivato in ospedale in condizioni disperate venerdì 9 maggio a causa di un improvviso malore, l'ex giocatore della Primavera dell'Atalanta Andrea Rinaldi non ce l'ha fatta, è spirato questa mattina all'ospedale di Varese dove da due giorni lottava tra la vita e la morte, a soli 19 anni. A causa di un aneurisma cerebrale che l'ha colto nella sua casa di Cermenate, le sue condizioni sono apparse fin da subito critiche.

    I MESSAGGI DI CORDOGLIO - Decine di messaggi di cordoglio per il calciatore che militava nel Legnano, in Serie D, sono apparsi sui social da compagni ed ex compagni, a testimonianza dell'affetto di cui era circondato il diciannovenne, cresciuto nel settore giovanile di Zingonia prima di passare ai lilla a titolo definitivo.

    MALORE IN CASA - Il giovane, 20 anni a giugno, è nato a Carate Brianza ma è cresciuto calcisticamente a Zingonia: al momento del malore, si stava allenando in casa. A soccorrerlo sono stati i genitori. Il ragazzo è stato ricoverato in condizioni disperate in quel di Varese, ma non c'è stato nulla da fare.

    IL  MESSAGGIO DEL PROCURATORE - Il suo procuratore Marco Montesarchio ha pubblicato oggi un post con un video delle immagini più belle di Andrea calciatore e un messaggio su Facebook: "È una notizia che non vorresti mai dover dare o ricevere anche per chi, come me, ti conosceva solo da un anno. Fu tuo padre a organizzare l'incontro, ma bastò poco a entrambi per capire subito che condividevamo gli stessi principi per poter iniziare a lavorare insieme. Sono stato davvero fortunato ad averti conosciuto e sono contento che le nostre strade si siano incrociate anche se per così poco tempo... Spero d'averti potuto lasciare qualcosa di positivo come tu sicuramente hai fatto con me. Sei stato sempre corretto e leale con tutti, era il tuo modo di essere dentro e fuori dal campo di calcio. Quel rettangolo verde che era la tua vita! Avrei voluto poter gioire con te per un tuo ritorno tra i professionisti, te lo saresti meritato dopo una stagione esaltante a Legnano. Poi, avevamo ancora tantissimi traguardi da dover raggiungere, come quelli che iniziavamo a programmare per la prossima stagione. Ma, purtroppo, il destino ha voluto che un malore ti portasse via in un attimo... La tua vita è stata breve ma vissuta intensamente perché eri un lottatore che davanti alle difficoltà non si arrendeva e lo hai sempre saputo dimostrare e hai sempre dato tutto! È stato un onore averti avuto tra i miei assistiti e mi piacerà ricordarti, così, con quel motto che ti rappresentava tanto e che avevi scritto anche sulla tua pagina facebook: 'Se non lotti per ciò che desideri, non piangere per ciò che perdi'. Ciao Andrea Rinaldi, fai Buon Viaggio".

    IL RICORDO DELL'ATALANTA Questo il ricordo dell'Atalanta, che questa mattina ha pubblicato un comunicato per ricordare il calciatore: "Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta, profondamente colpiti, partecipano commossi al dolore dei familiari e dell’A.C. Legnano per la scomparsa di Andrea Rinaldi. Andrea ha vestito la maglia nerazzurra da quando aveva 13 anni fino alla Primavera, contribuendo con l’U17 nel 2016 alla conquista dello Scudetto e della Supercoppa, per poi proseguire la sua carriera nell’Imolese, nel Mezzolara e in questa stagione nel Legnano. Sempre disponibile e positivo, sapeva farsi ben volere da tutti. Così come in campo eri sempre l’ultimo ad arrenderti, anche stavolta hai lottato con tutte le tue forze per non volare via troppo presto. Ma quel tuo sorriso gentile resterà sempre vivo nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerti. Ciao Andrea…"

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