
Juric si presenta: "La mia Atalanta è una big, sarà vincente. Gasperini? L'ho sentito. L'anno scorso e il mercato..."
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"Ha molta esperienza Juric, sa come rapportarsi ai giocatori", applaude anche il Co-Chairman Stephen Pagliuca al suo fianco, "siamo pronti con lui a giocare la Champions, congratulazioni per la nuova avventura".
RISCATTO- "C'è una struttura fantastica qui a Zingonia e allo stadio, l'Atalanta è un club favoloso, tutto è bello, sono molto motivato ed entusiasta. Dopo cinque anni da grande basta un anno per abbassarsi nel calcio, ma questa è un'opportunità grandissima per fare grandi cose e non succede spesso. Voglio essere me stesso, quello che sono, avrò il mio approccio solito nello spogliatoio, ci sono già tante cose positive, i ragazzi hanno la cultura del lavoro. Quando mi hanno detto che mi avevano scelto ho provato grande gioia, felicità pura, sarà una bellissima sfida".
DOPO GASP- "Non mi pesa l'eredità, preferisco venire in un amoiente dove si è già lavorato bene, l'ho sentito stamattina ma non voleva influenzarmi troppo Gasperini. Lui ha indirizzato tanti allenatori anche all'estero, poi l'Atalanta ha già anti ottimi giocatori. Bellissimo conoscere tutto l'ambiente, ho avuto la sensazione di una grande famiglia, sono tutti molto diretti, interessante il punto di vista anche degli americani. Analogie con Gasperini? Ci sono cose diverse nella fase di attacco, ognuno ha comunque un suo stile di gioco anche se ha discepoli e gente che si ispira a lui, ma poi ognuno va per la sua strada".
MERCATO- "Retegui e Scamacca insieme? Non ci ho pensato ancora! Penso che la società sia già pronta, c'è una rosa comoleta, non c'è bisogno di tante cose sul mercato. Lookman o Ederson? Preferirei tenere tutti e due", ride, "sul mercato non ho fatto richieste sui giocatori che già allenato, non abbiamo ancora parlato di Scamacca sul mercato. De Roon, Pasalic, i giocatori che possono interpretare più ruoli e si adattano sono sempre molto importanti".
TIFOSI- "Non ce ne è come Spalato", sorride, "so che l'ambiente qua è caloroso, ma per me Spalato rimane Spalato"
OBIETTIVI- "Parlare di obiettivi è ancora presto, voglio continuare sulla strada tracciata. La mia Atalanta vuole essere vincente, in un aggettivo. L'ultimo anno mi ha lasciato comunque rapporti umani importanti. In Inghilterra con moduli diversi e stile di gioco diversi ho trovato difficoltà, ma è tutta esperienza, per me cominciare comunque dall'inizio e non in corsa è fondamentale. Il prossimo campionato sarà davvero duro e difficile. L'asticella è altissima, Atalanta è diventata una grande società e squadra e bisogna lottare per questo livello".
CHAMPIONS- "Non ho timore di affrontarla ma andranno analizzate le squadre da affrontare, sarà una bella sfida. Io voglio una squadra che corre, che pressa, aggressiva, che vince. Di Zapata, venendo da Bergamo a Torino, ho riconosciuto subito la cultura del lavoro e ciò mi ha rassicurato molto".
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sarà sostituito da Nedo Sonetti alla quarta di campionato.