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  • Atalanta, l'attacco è top ma la difesa traballa: da Caldara a Upamecano e Simakan, serve un colpo da Champions

    Atalanta, l'attacco è top ma la difesa traballa: da Caldara a Upamecano e Simakan, serve un colpo da Champions

    • Davide Cavalleri
    L’Atalanta continua a sognare in grande: dopo la meravigliosa impresa di Donetsk (e conseguente passaggio agli ottavi di Champions League), Bergamo vola sulle ali dell’entusiasmo. Quinto posto in campionato a -4 dalla zona Champions e un sorteggio di Nyon favorevole (il Valencia è avversario alla portata), sono prospettive che alimentano i sogni di gloria orobici.

    IL MIGLIOR ATTACCO - Ad incrementare l’entusiasmo sono gli ottimi numeri ottenuti dal reparto offensivo di Gasperini; l’Atalanta ha il miglior attacco della Serie A, 43 gol fatti (+5 sull’altra sorpresa del campionato: la Lazio), e tra i migliori a livello europeo, dietro solo a schiacciasassi come Barcellona, Liverpool, Manchester City e Bayern Monaco, al pari del Psg. Il tutto con un Duvan Zapata (23 gol la passata stagione) fermo ai box dal 6 ottobre scorso.

    UNA DIFESA ‘BALLERINA’ - Per un attacco da sogno - che fa impazzire sia i tifosi orobici che le retroguardie avversarie -, c’è una difesa che sta portando mister Gasperini e la società nerazzurra a fare delle serie riflessioni anche in sede di mercato. Delle prime otto squadre del nostro campionato, infatti, l’Atalanta è quella che ha subito più gol in questi primi mesi: ben 25 volte Pierluigi Gollini ha dovuto raccogliere il pallone in fondo al sacco. Non sono certo numeri allarmanti ma, per ripetere le straordinarie imprese degli ultimi mesi, un po’ di solidità in più là dietro sarebbe benvenuta.
    I due innesti estivi, Kjaer e Arana, non sono mai riusciti a convincere del tutto e a scalare le gerarchie nelle idee di Gasp: 9 presenze in due, la maggior parte delle quali subentrando dalla panchina, e più dubbi che certezze.

    UN COLPO DA CHAMPIONS - Dubbi che il presidente Percassi vorrebbe provare a dipanare intervenendo sul mercato per regalare un colpo da Champions al suo allenatore. Il sogno risponde al nome di Mattia Caldara. Riportarlo a Bergamo, però, sarà impresa tutt’altro che alla portata: l’ingaggio oneroso (3 milioni di euro), il costo del cartellino (25 milioni) e la volontà da parte del Milan di trattenerlo in rossonero sono ostacoli seri per riportare il classe ’94 a vestire nerazzurro. Le alternative non mancano. I nomi più caldi sono quelli di Dayot Upamecano del Lipisa, Mohamed Simakan dello Strasburgo e Igor della Spal. Gasperini si aspetta degli innesti all’altezza delle ambizioni e la difesa è il reparto su cui lavorare per continuare a far sognare tutta Bergamo.

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