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  • Atalanta, le pagelle di CM: Papu Gomez è la solita certezza, Lammers una bella sorpresa!

    Atalanta, le pagelle di CM: Papu Gomez è la solita certezza, Lammers una bella sorpresa!

    • Marina Belotti, inviata al Gewiss Stadium
    Atalanta-Cagliari 5-2
     
    Sportiello 6: i suoi non lo aiutano sulla zuccata di Godin, che si infila in rete. Sempre attento sulle incursioni di Sottil, chiude la porta quando Simeone si avvicina. Para in presa sicura su Nandez. 
     
    Romero 6: esordio da titolare per il colombiano che, prima su Simeone e poi su Joao Pedro, sventa i loro palloni insidiosi calciandoli lontano dall’area. Nella ripresa prova a marcare di testa, poi salva in angolo sull’assedio sardo ma sulla traiettoria del raddoppio ospite non ci arriva e lascia Joao Pedro libero di tirare.
     
    Palomino 7: non va troppo per il sottile a fermare Sottil ma gli riesce bene; anticipa i sardi in giallo e inventa un assist tanto lungo quanto preciso per Muriel. Mette pressione fino all’ultimo a Sottil, sfruttando la sua fisicità e impedendogli sempre di tirare verso la rete. Prova straordinaria, ma quando-capita di rado- non dice ‘33’, la sfera arriva subito al 10 e al 9 e arrivano i pericoli per la retroguardia.
     
    (Dal 40’ s.t. Sutalo: sv).
     
    Djimsiti 6: aiuta il collega argentino a contrastare Sottil, salvando più volte in corner. In corsa, lancia diverse ripartenze dalla mediana. Più in ombra di altre partite, ma è una garanzia.
     
    Hateboer 6: tiene a freno Nandez nei diversi duelli sulla fascia. Nei 20’ finali tenta di tornare al gol sfruttando i bei passaggi di Lammers. Riporta in gara un'Atalanta a tratti più spenta.
     
    de Roon 6,5: chiodo fisso di Nandez, lo anticipa con maestria e di zucca sventa alcuni corner ospiti con prontezza. Con un destro potentissimo, dal limite dell’area piccola, impatta la traversa rischiando il secondo gol stagionale dopo Torino. E’ ovunque in campo, instancabile.
     
    Pasalic 7: questa volta il suo compito è non far sentire la mancanza di Freuler, a riposo, eppure il centrocampo non è il suo habitat e brilla meno che in avanti. Quando si tratta di servire le imbeccate in profondità per Muriel nascono i soliti cross al bacio. In affanno nel recupero su Marin, è invece straordinario nell’1-2 con Muriel prima e Gosens poi, segnando e mandando un chiaro messaggio al Gasp: è lì davanti che vuole stare, pronto a far male.
     
    Gosens 7: Prova di grande sacrificio la sua, il tedesco si conferma uno dei migliori in campo in casa nerazzurra. Zappa lo abbatte più di una volta ma non riesce a frenare la sua corsa che, anzi, aumenta. Scambia la sfera con Pasalic e lo imbocca per il gol che chiude la partita. Quando lo prende di mira, Simeone non ha campo.
     
    (Dal 29’ s.t. Mojica 6: contribuisce a riportare la Dea in attacco dopo il raddoppio ospite, sulla sinistra viaggia che è una meraviglia e serve buoni palloni).
     
    Gomez 8: premiato come miglior centrocampista della scorsa stagione a inizio gara, questa volta ha il suo fan club personale- i suoi figli- a sostenerlo dalla tribuna e i suoi cross lunghi per Muriel piovono subito precisi. I gol devono essergli mancati davvero tanto, perché adesso ne sforna come il pane, e tutti d’autore: stessa coordinazione di Torino, stessa potenza e cattiveria per sfondare la rete. In mezzo, recupera palla a Simeone, è lui il direttore d’orchestra della squadra e ogni azione d’attacco passa dai suoi tacchetti.
     
    (Dal 20’ s.t. Malinovskyi 6: appena entrato si invola verso la porta, ma Nandez gli soffia la sfera dai piedi sul più bello. Sfiora la rete in un paio di occasioni, buono il suo apparto nel reparto offensivo).
     
    Muriel 7: prende un brutto colpo a inizio gara, eppure al 7’ p.t. è lui che, in gioco, si invola verso la rete bruciando Walukiewicze, solo, beffa Cragno. Rischia la doppietta al 20’ p.t. usando la testa su Cragno. Anche quando non è lui a mirare lo specchio, serve a Pasalic la sfera d’oro, abile a calcolare in pochi secondi la traiettoria giusta. Nella ripresa tenta l’assist per Romero.
     
    (Dal 29’ s.t. Freuler 6: tenta di contenere Joao Pedro, porta freschezza a una squadra che inizia a pagare la stanchezza e la ripartenza del Cagliari).
     
    Zapata 6,5: nei primi minuti sembra soffrire Walukiewicz che gli sta addosso e Rog che gli ruba palla troppo facilmente. Non riesce a trattenere la sfera che prontamente i compagni gli servono sui tacchetti. Ma quando ingrana aiuta in difesa a spegnere Marin, tiene impegnati i centrali per lasciare libero spazio ai compagni più ispirati di lui e serve a Gomez l’assist per l’eurogol. Eppure non gli basta, trova anche lui l’ispirazione giusta e ubriaca Godin tornando al gol. 
     
    (Dal 19’ s.t. Lammers 7: serve una palla d’oro a Pasalic volando verso la rete difesa da Cragno e spezzando gli equilibri nella difesa sarda. Poi si beve in una sola sorsata Lykogiannis siglando la prima rete nerazzurra e dopo soli 2’ si ripresenta davanti a Cragno, sfiorando il raddoppio).
     
     
    All. Gasperini 6,5: patron Percassi dalla tribuna sorride, ma il è il tecnico di Grugliasco a ridere a 33 denti. La sua Atalanta gioca palla a terra e, chiusa la pratica, continua a divertire e divertirsi. Tredici gol in tre gare, una panca infinita, Gomez nel suo miglior anno. Peccato per quei soliti due gol subiti.
     

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