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  • Atalanta, le pagelle di CM: Zapata illude, ma la 'Dea B' delude

    Atalanta, le pagelle di CM: Zapata illude, ma la 'Dea B' delude

    • Marina Belotti, inviata al Gewiss Stadium
    Atalanta-Sampdoria 1-3
     
    Sportiello 6,5: super parata dell’estremo difensore nerazzurro, noto per la sua abilità nell’incantare dal dischetto (sesto rigore parato in carriera), che si ripete contro un colosso d’esperienza dagli 11 metri come Quagliarella, elevandosi col guantone. Mantiene così lo 0-1 al break, fondamentale. I gol non sono colpa sua, la Dea era sbilanciata e i difensori, ancora una volta, non hanno aiutato nelle mercature.
     
    Sutalo 5,5: titolare nella logica di turnover pre Champions, copre Damsgaard e la zona centro-destra del campo, ma quando il 38 blucerchiato si invola verso l’area piccola non riesce a intercettare il suo assist a Quagliarella.
     
    (Dal 1’ s.t. Toloi 6: fa il suo, mette il bastone tra le ruote a Keita quando entra e non commette sbavature. Prova a lanciare la sfera in profondità per cercare il pareggio ma si fa portare via la palla).
     
    Palomino 5: è lui incaricato di contenere l’immenso Quagliarella, gli si appiccica addosso e lo frena con esperienza. Sui corner si eleva per trovare la zuccata vincente di testa. Ma per rincorrere Damsgaard, non copre l’angolo di tiro di Quagliarella, libero di portare in vantaggio i blucerchiati. Commette fallo su Keita e viene ammonito. Non riesce a trattenere Keita quando si libera dalla sua marcatura per servire Jankto.
     
    Djimsiti 5,5: subito dietro a Quagliarella nell’azione del gol, non riesce a fermarlo, pressa però costantemente Ramirez. Sbaglia qualche passaggio verso l’area piccola, prezioso nella caccia al pari della Dea. Tenta  di rincorrere sia Keita che Jankto sul tris ma non c’è niente da fare, oggi non gira.
     
    Depaoli 5,5: contro la sua ex non vuole sfigurare e, conoscendo bene l’efficacia della difesa granitica blucerchiata, sale anche lui in attacco per provare a sfondare il muro Augello-Tonelli. Fa i conti però senza l’oste Thorsby, dato che il biondino lo prende in contropiede e gli passa davanti per firmare il raddoppio. Il mister lo toglie.
     
    (Dal 14’ s.t. Hateboer 6: entra, corre, cerca i traversoni ma nessuno è preciso quanto basta).
     
    de Roon 6: “è uno di quelli che gioca di più”, aveva detto ieri in conferenza mister Gasp, e infatti anche oggi in mezzo al turnover-Champions, l’olandese è lì a lottare su ogni palla. Si scontra con Ekdal, e lancia traversoni che attraversano tutto il centrocampo verso l’area piccola. Mette fuori gioco Ramirez, prendendo pure qualche botta ma non si arrende mai. Nella ripresa inizia a pesare la stanchezza e sbaglia qualche giocata. Poi si strappa ed esce.
     
    (Dal 18’ s.t. Malinovskyi 5: entra e si fa ammonire per un brutto fallo, Gasp si arrabbia, poi continua a perdere palla).
     
    Pasalic 5,5: ancora una volta arretrato sulla mediana, sbaglia alcuni passaggi ma, appena sale in area piccola per aiutare Lammers, diventa micidiale con pennellate al tridente. Sotto di due, prova ad accorciare con un tocco di testa che termina a lato.
     
    Mojica 5: per la prima volta in campo dal 1’ con la maglia nerazzurra, l’esterno colombiano respinge tutte le incursioni di Jankto. Quando è in difficoltà, per non rischiare passa a Sportiello. Anticipa sempre Jankto ma, su uno dei suoi tiri, ci mette un braccio troppo alto e regala un rigore che poteva costare caro. Ammonito, Gasp lo cambia.
     
    (Dal 1’ s.t. Gosens 6: appena entrato, fresco e forte, supera Bereszynski e Yoshida e guadagna una punizione angolata. Non riesce però a sventare il cross di Jankto per il gol di Thorsby. Ruba palla a Jankto, ma per un soffio non trova lo specchio da posizione defilata).
     
    Gomez 6,5: l’insostituibile capitano, 4 reti in 4 gare in Serie A, ci prova fin dal 5’ p.t. da fuori, ma la sfera questa volta si impenna. Il suo umore è a mille con Ilicic al suo fianco, che lo serve ripetutamente involandosi in rete e impegnando Audero. Al 7’ p.t. ci prova perfino da sdraiato con un tacchetto avido di gol. Punizioni troppo alte, impegna ripetutamente Audero ma non arriva mai il guizzo vincente. E’ lui che continua a provarci da fuori con bordate di poco a lato o sopra la traversa che tengono accesa la speranza nerazzurra.
     
    Ilicic 6: torna titolare nel suo Gewiss Stadium a tre mesi e mezzo dalla sua ultima apparizione casalinga, sempre contro la Doria. Questa coincidenza lo carica, così come lo striscione di ‘Bentornato Josip’ apposto dai tifosi fuori dallo stadio. Al 2’ p.t. dribbla già Damsgaard e Thorsby, poi cerca i cross per Lammers. Buone le punizioni, il feeling col Papu è ritrovato, i due sono sempre in area piccola. Al 21’ p.t. sfiora la rete, ci riprova ancora ma da troppo lontano, gli manca il suo solito guizzo vincente. Arriva in ritardo su alcune sfere che passano in area piccola, la palla non entra.
     
    Lammers 5,5: prima da titolare per l’olandese che ha già messo nel sacco due centri in 73’ giocando scampoli di gare. Sempre al centro, pronto a ricevere le sfere di Ilicic, ci prova al 20’ p.t. e al 25’ p.t. di testa, ma sbaglia. Qualche sbavatura di testa allontana la palla dall’area di rigore.
     
    (Dal 1’ s.t. Zapata 7: al 6’ s.t. reclama un calcio di rigore nella sua spinta di fisico in area piccola, ci prova in continuazione, poi suprata la mezzora il rigore glielo danno per davvero e lui lo trasforma cinico e deciso, riaprendo una gara già chiusa. Invano).
     
     
    All. Gasperini 5,5: i suoi subiscono ancora su contropiede, gli episodi-vedi braccio di Mojica-non premiano il loro possesso palla continuo in area piccola. Toglie nella ripresa Sutalo-Mojica-Lammers, rinforzi da turnover, che forse un po’ hanno deluso e la partita svolta con i freschi ed esperti Toloi-Gosens-Zapata. Ma la brutta piega non si riprende e Malinovskyi entra sottotono. Con l'Ajax alle porte, forse, non si poteva fare diversamente ma la sua Dea è parsa con la testa alla Champions.

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