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  • Atalanta, Monachello: 'Sarebbe bello tornare all'Inter, vorrei giocare con Bacca'

    Atalanta, Monachello: 'Sarebbe bello tornare all'Inter, vorrei giocare con Bacca'

    Nel corso della conferenza stampa della Gazzetta Cup, Monachello ha detto queste parole mentre era sul palco insieme a Samaden e Calabria: "Quando ho saputo che c'era Samaden mi sono emozionato: ha scommesso su di me quando giocavo per strada, ho fatto tanti provini e non pensavo di poter andare all'Inter. Invece lui, Baresi e Ausilio mi hanno dato una possibilità e ora ho realizzato il sogno di giocare in Serie A: anche se le nostre strade si sono divise a 18 anni devo molto a loro e all'Inter. Sono andato all'estero scommettendo su me stesso anche se molti dicevano che sbagliavo. Volevo imparare diverse culture calcistiche e crescere. Nei primi due anni facevo fatica, molti dei miei compagni non giocano neanche più a calcio: io ho coltivato il mio sogno, ma non sono mai sazio e voglio migliorarmi sempre di più. La maglia dell'Italia? Emozione grandissima far parte dei convocati per l'Europeo, giocarlo sarebbe un sogno per tutti e due per crescere ancora di più. Ho la passione da sempre per il calcio, mio padre giocava in Serie D. Calciavo tutto, palle, bottigliette, tovaglioli per emularlo. Io migliore in campo? Se non segno mai, fin da bambino voglio sempre segnare anche se vinciamo 7-0. Rimproverato per non aver passato il pallone? Ora no, la passo se no mi menano (ride, ndr). Nel settore giovanile mi è capitato spesso, mi strigliavano e mi tenevano a fare allenamento extra. Chi vorrei in squadra con me? Carlos Bacca, in questo momento vorrei lui. Il più forte attaccante della Serie A? Higuain, è il capocannoniere. Il portiere più forte che ho affrontato? Handanovic che mi ha negato un gol. Anche Donnarumma lo vedo in nazionale con noi è fortissimo".

    Monachello si è fermato a parlare anche coi giornalisti presenti, tra cui il nostro inviato Federico Albrizio: "Andare all'estero mi ha fatto crescere, non saprò mai cosa sarebbe successo se fossi timasto in Italia. Il mio sogno era giocare in Serie A e ci sono riuscito a 21 anni, sono orgoglioso. Ora non sto trovando spazio, ma aver giocato contro l'Inter è stato un orgoglio. Mi aspettavo di non trovare molto spazio, venivo dalla B e qui é tutto diverso: anno di transizione cercherò di rodarmi per l'anno prossimo. Denis? Ha lasciato tanto, ma Pinilla e Borriello fanno tanto, grazie a loro sto crescendo. Tornare all'Inter? Sarebbe bellissimo, sono cresciuto lì, sarebbe bellissimo andare lì come in altre grandi squadre, l'obiettivo è sempre migliorarsi. Offerte a gennaio? Sì, ce n'erano in Serie A e B, ma io come la società volevo restare. Sono appena arrivato e siamo rimasti insieme perchè crediamo al progetto. Contro il Carpi partita per la vita per entrambi: per loro vincere vuol dire credere nella salvezza, per noi avvicinare loro alla Serie B. Cosa non sta funzionando? La troppa voglia di vincere ci porta ad essere troppo propositivi e a lasciare spazi dietro".






     

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