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  • Atalanta, Percassi: 'Gasperini come Guardiola, lo terrei a vita! Skrtel? Era triste, la moglie...'

    Atalanta, Percassi: 'Gasperini come Guardiola, lo terrei a vita! Skrtel? Era triste, la moglie...'

    Antonio Percassi, presidente dell'Atalanta, è pronto al debutto in Champions League dei nerazzurri bergamaschi. Queste le parole del numero 1 degli orobici a la Gazzetta dello Sport: "Se 10 anni fa pensavo di poter essere oggi in Champions? Mai. Pensavo, anzi sognavo, di fare dieci campionati di fila in Serie A. Per questo dico ancora, ogni anno, “Vediamo di salvarci”. Abbiamo fatto le elementari, le medie, le superiori e ora siamo arrivati all’università. Dobbiamo entrarci in punta di piedi e imparare. Se impariamo bene, cresciamo. Intanto siamo tornati tutti a scuola: giocatori, allenatore, società, tutti".

    SUL GIRONE - "Possiamo giocarcela, anche se la partita forse decisiva in Ucraina è la più delicata del calendario. Ma occhio: le altre sono più preparate di noi alla Champions, dove l’esperienza fa la differenza. Giocare a Bergamo? Ci abbiamo provato, ma proprio durante la cena con la Uefa nella quale - illusi... - volevamo tentare di convincerli, abbiamo capito che era impossibile. Ed è scattata l’idea: “E San Siro?”. “Ottima idea”. Ci avevano appena presentato una lista di requisiti lunga così, servì a capire definitivamente che la Champions è un mondo a parte. A capire quanto serve strutturarsi e dunque quanto è importante l’investimento per finire il nostro nuovo stadio".

    SU SAN SIRO - "Ci ho anche giocato, in Coppa Italia contro il Milan, settembre 1976. L’allenatore chiamò “Numero 9, Percassi”: io con il 9, dunque eravamo nove difensori... Il Milan attaccava a tutto spiano, sentivi il terreno vibrare: uno stadio pazzesco. Se penso che i 3000 biglietti per Zagabria sono stati polverizzati, per il City posso prevedere 30.000 bergamaschi e magari 10.000 spettatori neutrali: da amante del calcio, io il City me lo andrei a vedere". 

    SFIDA A GUARDIOLA - "Oggi il calcio inglese è il migliore al mondo e lui ha una marcia in più: come Gasperini, che contro di lui se la giocherà. Gasperini a vita? Io firmerei adesso. Impossibile? Non lo so, ma ogni anno ci si conosce meglio anche se qualche volta si litiga: fa parte del gioco, non ti fa mai adagiare. Come fa lui con i giocatori". 

    SU ILICIC E ZAPATA - "Abbiamo fatto subito muro: non entriamo in trattativa, ce li teniamo. Grande segnale e grande investimento, invece di pensare a monetizzare".

    SU TRINCAO - "Dissi una bugia, altrimenti non finiva più... Poi non è arrivato, e Barrow semmai andrà a giocare più avanti: vediamo come va da qui a gennaio e dove saremo. Intanto siamo in ballo e vediamo di ballare bene". 

    SU SKRTEL - "Bravo ragazzo, ma era triste: lo vedevi in sofferenza perché la moglie non voleva venire qui". 

    SU MURIEL - "Attaccante da Champions: basta questo, no? E spero di vederlo anche a Zagabria, ma l’importante è che il ginocchio che ci ha spaventato a Genova non abbia lesioni".

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