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  • Atalantamania:| Più azzurro che nero

    Atalantamania:| Più azzurro che nero

    L'azzurro più del nero, le gioie infinitamente più delle paure. Sul campo si è chiuso con un po' di mestizia, eclissati dal doveroso omaggio ad Alex Del Piero, ma i sorrisi erano immediatamente alle spalle, spesi ripercorrendo un campionato incredibile, e dietro l'angolo. Nelle raccomandate, quella spedite da Prandelli e indirizzate a Luca Cigarini ed Ezequiel Schelotto: dentro, una fetta di sogni. Sogni europei, da conquistare nel preritiro di Coverciano, per vivere un'estate magica.

    E' il giusto premio a due dei grandi protagonisti di un'annata straordinaria, quella dell'Atalanta, che ha stupito tutti. E potevano essere di più, i premiati: magari Andrea Consigli, super portiere; magari Federico Peluso, che sulla fascia sinistra ha pochi rivali. Ma l'accoppiata Ciga-Schelo è già un onore a tinte nerazzurre. E' proprio la pennellata azzurra a disegnare tratti di felicità atalantina. Colore della felicità e delle maglie della Nazionale, ovviamente.
     
    Il destino, al solito beffardo, ha uno sfondo davvero azzurro, dalle venature napoletane, per Luca Cigarini. Pedina pregiatissima dello scacchiere atalantino, metronomo tornato a livelli altissimi dopo l'errare in piazze che non l'hanno esaltato: era il nuovo Pirlo, si diceva, ma tra Napoli e Siviglia s'era smarrito. Ci ha pensato l'Atalanta a ridagli fiducia e continuità, lui l'ha ripagata col talento di un tempo. Il domani, però, recita di un possibile ritorno nella terra di Partenope, perché a Bergamo è arrivato in prestito secco. Traduzione: per accaparrarselo a titolo definitivo, servirà scucire un bel po' di grana.
     
    Dall'Albiceleste agli Azzurri, la distanza è solo cromatica. Ezequiel Schelotto è il nuovo gioiello oriundo dell'Italia. Ha sempre cercato questa maglia, aveva trovato quella dell'Under 21 e ora si gode il traguardo più prestigioso. A Bergamo il paragone con Caniggia è d'obbligo: il Secondogenito del Vento, si direbbe, giocando con il soprannome del grande Claudio Paul. Con un'avvertenza: regalare all'Italia più gioie di quanto fece, in quella notte napoletana del 1990, il Figlio del Vento...

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