Atalantamania: ciao ciao Juve, l’Italia ammira la Dea!
“Che bravo quel folletto!”, “Un vero campione il capocannoniere!”: scordatevi Dybala e CR7, i commenti son tutti per il Papu e Zapata, ma non solo. Persino l’arbitro Pasqua è felice come suggerisce il suo cognome: la partita è filata via liscia, ha vinto una squadra meritatamente, mettendo in campo il bel gioco, la tecnica, ma soprattutto la grinta e il cuore che hanno fatto spaccare (in senso buono) lo spogliatoio al triplice fischio. Gasperini volava: è la seconda semifinale di fila per la SUA Dea, che non vinceva a Bergamo con la Juve dal 2004. E chissà se è solo un caso questo DZ91: 91... proprio l’anno che diede inizio alla prima esperienza europea.
Toloi, Palomino e Djimsiti hanno fatto, per una sera, i Barzagli, Bonucci e Chiellini della situazione. Altro che bianconeri. Di bianca si è vista solo la loro rete, mentre nera è stata la pantera che ha spadroneggiato sotto i riflettori dell’Atleti Azzurri d’Italia. Per una volta l’Italia applaude una provinciale che con tanto lavoro e umiltà non solo c’è l’ha fatta, ma è passata con merito, facendo divertire milioni di telespettatori. Facendo sognare i bambini che sì, con lavoro e sacrificio, Davide può battere Golia. I sogni si avverano. E sarà il 27 febbraio sul Ponte Vecchio che la Dea dovrà rinnovarlo quel sogno. Dorato, proprio come una Coppa…