Atalantamania:| Coppa Italia, proviamoci
Il tempo delle amichevoli è finito: ora si fa sul serio. La Coppa Italia è il primo vero banco di prova della nuova Atalanta. L'avversario è il Padova: ambiziosi come sempre, i patavini sapranno dare filo da torcere. Ma per la Dea la vittoria è d'obbligo. Per riscattarsi dopo i ko contro Cremonese e Chievo e mettere a tacere i primi critici.
Troppo spesso, nelle ultime stagioni, la Coppa Italia ha regalato amarezze. Umiliati dal Lumezzane o sbattuti fuori dal Livorno, per non parlare del bruciante ko col Gubbio di un anno fa. Una competizione forse snobbata? Sarà, ma la coppa della coccarda non è certo da buttare. Gli impegni, in fondo, non sono poi troppo ravvicinati. E queste gare, poi, possono essere utili occasioni per testare le seconde linee, valutandole e pure premiandole.
E allora, perché non sognare? La storia nerazzurra ha regalato splendide cavalcate: l'unico trofeo che giace nella bacheca nerazzurra è proprio una Coppa Italia, condita dal rammarico di due finali perse in tempi non troppo lontani (1987 e 1996). Se nelle ultime stagioni squadre come Siena, Palermo, Lazio e Sampdoria sono arrivate in fondo o quasi, perché la Dea deve essere da meno? Provarci, in fondo, non costa troppo. E quell'Europa da abbracciare al traguardo è uno stimolo forte.
Il precampionato non ha regalato troppe gioie. Qualche flebile campanello d'allarme ha tintinnato, Colantuono avrà preso le giuste contromisure. Ma le attenuanti, per i ko estivi, sono tante: gambe pesanti, fiato ancora da trovare, schemi da oliare. L'importante è presentarsi nella maniera giusta quando il gioco comincia a farsi duro. Sabato arriveranno le prime risposte. E questa volta la speranza è che la Coppa Italia porti qualche bella soddisfazione. Proviamoci, no?
