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  • Atalantamania: Dea ‘calda’ per Scudetto e Finale di Champions

    Atalantamania: Dea ‘calda’ per Scudetto e Finale di Champions

    • Marina Belotti
    È vero, tutti i giocatori, i tecnici e lo staff della Serie A, sperano di portare a compimento regolarmente il campionato. Se non a fine giugno, anche a inizio luglio, ma con tutte e 12 -per qualcuno 13- le partite disputate. A porte chiuse o a porte aperte non importa più, basta che siano giocate. L’Atalanta però, nella settimana che la consacra tra le prime otto d’Europa, sa di poter sfruttare la situazione a suo favore e, cavalcando l’onda lunga, puntare l’impossibile. Non c’è niente di certo ma le parole ‘Play-off’ e ‘Final four’ non suonano poi così male alle orecchie di una Dea abituata a cantarle a mezza Europa.
     
    CAMPIONESSA IN CAMPIONATO- Diciamolo, in realtà sarà molto, ma molto più probabile, che l’Europeo venga congelato e lo ‘0’ davanti al ‘202’ si tramuti in un ‘1’, rinviato di un anno esatto. A questo punto, la Serie A slitterebbe da inizio maggio in avanti e, con qualche turno infrasettimanale, volgerebbe al termine dopo il solstizio d’estate. Una soluzione che, fra tutte le squadre, gioverebbe meno all’Atalanta, ferma per due mesi nel periodo di massima forma, una squadra che più corre più fa bene e che ha sempre guardato con scetticismo-mister Gasperini in primis-le pause delle Nazionali. Diversamente, se la situazione dovesse protrarsi- e ci auguriamo di no- e non fosse possibile scendere di nuovo in campo tanto a inizio aprile quanto ai primi di maggio, le classifiche verrebbero congelate e si manterrebbero solo i post-season per assegnare il titolo. Per la Dea significherebbe Champions assicurata, al 4° posto, e possibilità di entrare in corsa per lo Scudetto. Un’ipotesi che può far sorridere, ma neanche troppo, se si pensa all’Atalanta come al miglior attacco del campionato e ai punti guadagnati, oltre 70, con le ‘remuntade’. E questa, dal 4° al 1° posto in un mini campionato smart, potrebbe somigliare all’ennesima rimonta, nonostante la pausa forzata dall’emergenza sanitaria. Ma giocare una manciata di gare decisive, senza niente da perdere, è diverso che recuperarne 13. Un traguardo possibile se si guarda alle avversarie: con la Juve l’ultimo 3-1 non rispecchia la supremazia nerazzurra, con la Lazio il 3-3 è un regalo nella ripresa, pari e patta con l’Inter fuori però, a differenza della Bergamasca, dalla preziosa esperienza e carica morale della Champions League. Insomma, la Dea se la può giocare facendo sognare Bergamo.
     
    A DUE PASSI DA ISTANBUL- In questo caso anche le Coppe potrebbero ridursi a delle Final four, anzi, Final eight, giocate a gara secca in campo neutro .potrebbe succedere di tutto e non sarebbe la prima volta che l’Atalanta riserva sorprese, soprattutto perché unica esordiente senza pressioni a suo carico. Dopo una Coppa, quella tricolore, sfiorata e mai alzata al cielo lo scorso maggio, sembra surreale rimanere in corsa per trofei di questa portata, eppure l’emergenza e la presa di eventuali situazioni drastiche favorirebbero di fatto l’Atalanta a discapito di altre Big del calcio europeo. Se l’estate del pallone si preannuncia bollente, la Dea è altrettanto ‘calda’ e pronta a viverla da protagonista.
     
    INCOGNITA ALLENAMENTI- Riaprendo gli occhi e smettendo di sognare l’indefinibile-fino a martedì tanto non si saprà nulla- il presente necessita di decisioni più pratiche e immediate. Una fortuna, perché bisogna considerarla tale visto che Bergamo è il focolaio del virus e fino a una settimana fa tutti uscivano di casa per far ripartire l’economia, che (ancora) nessun giocatore nerazzurro sia risultato positivo al tampone del Covid-19. Nessuna quarantena però in quei di Zingonia, i giocatori sono tornati- e lì resteranno fino a lunedì- ai loro domicili. Muriel si diletta alla fisarmonica, Zapata festeggia il compleanno della moglie, il Papu si allena nella palestra di casa e Ilicic sta ancora finendo di rispondere ai complimenti post Valencia. Al momento l’appuntamento è per il 16 marzo al Centro Bortolotti, ma dopo le ultime notizie che coinvolgono altri giocatori di Serie A è probabile una proroga. Notizia positiva per l’infermeria: sia Toloi che Gollini potranno recuperare dall’infortunio per rinsaldare una retroguardia con troppe buche e, chissà, per difendere la possibilità di rincorrere trofei inimmaginabili.

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