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  • Atalantamania: due tonfi. Senza eco

    Atalantamania: due tonfi. Senza eco

    Seconda sconfitta consecutiva per l'Atalanta che inceppa a S.Siro contro l'Inter, dopo lo stop casalingo di domenica scorsa con la Fiorentina. Due ko di certo non piacevoli e, se è vero che alla fine contano i risultati, parallelemente è altrettanto superficiale accanirsi sul verdetto finale senza andarvi oltre.

    Più che disperarsi per la sconfitta con gli interisti, ad oggi, c'è più il rammarico di non essere riusciti a strappare il pareggio, più che meritato, alla squadra toscana: contro questa, infatti, gli orobici hanno disputato un novanta minuti a viso aperto, cercando di ripartire, laddove i viola gliel'han concesso, prima con l'accoppiata Denis-Boakye, in seguito con l'argentino, visibilmente in dietro di condizione, in sostituzione per Bianchi e l'introduzione di Gomez in corso partita ma a nulla sono valsi i tentativi sotto rete; qualche errore, accompagnato anche da mala sorte ( si ricordi l'uscita aerobica di Neto col piede sulla conclusione di Estigarribia..), ha comportato una sconfitta di misura che poteva essere evitata. Tuttavia le fondamenta ci sono e, utopici, coloro che credevano di costruirci la casa nell'arco di tre giorni e per di più contro il team di Mazzarri: l'undici sceso in campo in quel della Madonnina, non solo si è presentato in veste di turnover (vedi l'inserimento dal primo minuto di Bianchi, Moralez, Cherubin) ma si è espresso, nei limiti dei propri mezzi, giocando a viso aperto e, alla lunga, ciò che ha fatto differenza è stato lo spessore dei giocatori interisti, bravi a acciuffare i tre punti con una prodezza di Osvaldo e una punizione al bacio di Hernanes. Prematuro quindi parlare di crisi nel reparto offensivo, difficile, ma non impossibile, trovare spiragli di luce già il prossimo sabato in virtù dell'incontro serale con la capolista Juventus, da sempre bestia nera dei nerazzurri; fondamentale sarà aprire il sipario con l'atteggiamento avuto sino a oggi senza che le insufficienze, subite in queste ultime due giornate, influenzino negativamente le menti degli allievi del maestro di Anzio, dal momento che i compiti presentati sui banchi di scuola non sono dei peggiori.

    Due tonfi si, ma senza eco, in attesa di un ritorno sonoro migliore: l'eco della vittoria.


     

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