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  • Atalantamania: la difesa gioca brutti Skrtel, emergenza per il City
Atalantamania: la difesa gioca brutti Skrtel, emergenza per il City

Atalantamania: la difesa gioca brutti Skrtel, emergenza per il City

  • Marina Belotti
Ci sono cinque mesi a dividere il primo settembre da quello che sembra a tutti gli effetti un pesce d’aprile: Martin Skrtel, l’acquisto più prezioso per un’Atalanta indifesa da troppo tempo, dice a Gasperini che non ce la fa e lascia i nerazzurri ancora più persi (in tutti i sensi). E adesso, con un colpo di scena che solo il calciomercato sa regalare, potrebbe difendere le fila ducali, proprio lì dove ieri vagavano sperduti Djimsiti e Toloi, incapaci di fermare i guizzi di Izzo, Berenguer e Bonifazi.
 
SILENZIO ALLA DIFESA- Partiamo da Toloi, il brasiliano in lacrime per l’infortunio alla caviglia che l’ha tenuto fuori dalla corsa Champions nelle ultime giornate. Il numero 2 dell’Atalanta, rientrato contro la Spal per 10’ buoni, ieri ha fatto rimpiangere il collega Paolomino: si perde Izzo dall’inizio e sbaglia tutte le marcature. Poi c’è Djimsiti, che fa quel che riesce per contenere un Gallo cedrone in formissima, ma toppa. E Masiello, capitano morale della squadra, a cui ‘girano le scatole’ per essersi perso Berenguer e vedere appioppato alla difesa di cui è ministro un voto in pagella pari al suo numero di maglia: 5. Ma il fatto più grave di tutti è che nessuno tra gli addetti ai lavori si sorprenda troppo perché, quella in campo ieri contro il Toro, è la storia più vecchia del mondo: l’Atalanta che crea tanto, segna molto, ma soccombe per disattenzioni o ‘papere’ della retroguardia. Eppure, a distanza di mesi e con una Champions da giocare, niente è cambiato: l’unica pedina titolare ceduta al mercato proviene proprio dalla difesa (Mancini) e l’unica acquistata è scappata a gambe levate (Skrtel). La risposta per ora è una e si chiama Kjaer, ma basterà contro il City?
 
VA ALZATA LA GUARD…IOLA- Aguero, Sané, Gabriel Jesus…Sono di tutt’altro calibro rispetto ai Petagna e Bonifazi che hanno saputo intaccare la porta di Gollini. E se con le squadre della Serie A italiana l’Atalanta è spesso riuscita a segnare un gol in più di quelli subiti, se il City cala il poker sarà difficile per Muriel e Zapata metterla dentro cinque volte. Cinque invece i gol subiti in due partite, ed eccovi servito l’attacco più forte del campionato, che ogni volta deve fare le corse per segnarne uno in più. Con la Spal è riuscita, col Toro già no, e chissà col Genoa di Kouame e la Viola di Chiesa e Boateng. E a due settimane dal confronto con la Dinamo Zagabria, ci si chiede se un colpo di mercato dell’ultim’ora non debba regalare un altro Kjaer.
 

CHI E’ KJAER- Il bel danese alto quasi due metri che ha tolto cinque anni a Skrtel, ha un CV di tutto rispetto col Siviglia e alle spalle 235 gare giocate da centrale. Lui che ha già conosciuto la Serie A, Walter Zenga, Montella e Ballardini, non avrà problemi ad ambientarsi in quei di Zingonia col carico richiesto da Gasperini. Ha un destro dal fallo facile, ma Torino insegna che è meglio metterci una gamba di troppo piuttosto che non mettercela affatto. Assieme a lui però, nell’ultimo concitato giorno di mercato, è atteso un attaccante: Trincao per Barrow, e fa niente se il primo ha meno esperienza del secondo, verrà attinto solo in casi di assoluta emergenza. La panca della Dea è la più corta di tutte, ma al Gasp lì davanti basta il duo micidiale e cecchino di Muriel&Zapata. Incrociando le dita che arrivino a Natale senza infortuni e abbiano sempre un colpo in canna in più dell’avversario.

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