Atalantamania: mister Gasp…ti mette le aaali!
IN CASTAGNA – Che dire, l’unica consolazione per Valter Birsa è che se guarda al nemico Castagne può ben sperare: da quando il belga si è rotto il polso, vola sulla fascia che è una meraviglia. Non solo, serve assist, segna e corre, corre, corre: dopo il crack ha più polso di prima, una manita di gare da titolare da dieci e lode. D’accordo, ieri c’era deviazione, ma Gasperini ha capito che doveva partire da lui l’azione del gol. I rossoblù erano così ossessionati nell’intento di soffocare la Dea da distanza ravvicinata, da non aspettarsi il colpo di coda dell’olandese – neanche a dirlo – volante.
TESTA E (FONDO)SCHIENA- Nessun colpo di coda in realtà, solo una testa più dura del Cragno. Anche l’ala destra vola che è un piacere quest’anno: già quattro gol, cinque con i preliminari, a dispetto della sterilità della scorsa stagione. E anche Hateboer corre, il doppio esatto rispetto agli avversari, sempre sul filo della linea laterale e di fondo, sempre a cercare cross in area piccola. Merito agli inamovibili centrali di centrocampo e al trio d’attacco più proficuo della A. Ma merito anche alle due ali leali di una Dea che, diciamolo pure, ieri è stata aiutata da un pizzico di fortuna. Gli in-fortuni rossoblù, quella deviazione, quella traversa…Ma gli atterraggi di fortuna sono quelli più applauditi.
SPALMI(LAN) VITTORIE – Vittorie così, la assimilano alle grandi. L’hanno detto tutti, lo dirò anch’io: l’Atalanta ha vinto da big, bucando la rete e soffrendo fino all’ultimo. Niente tecnicismi questa volta, niente azioni pirotecniche, solo sofferenza e tre punti in più. Come la Lazio due ore prima, come la Juve sette giorni fa. Adesso, ecco i 35 punti, che sono- dipende dal punto di vista- un -5 dalla salvezza per i miopi e un -1 dalla Champions per gli astigmatici. Spal e Milan, entrambe in casa, saranno decisive: difficile stare con i piedi per terra con due ali e un pilota così. L’Italia lo chiama, il nostro mister, ma il suo smartphone è in modalità aereo: sta volando con la sua Dea.