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  • Atalantamania: Napoli e Roma, è una Pessina idea!

    Atalantamania: Napoli e Roma, è una Pessina idea!

    • Marina Belotti
    Il figlio prodigo, adesso che ha spiccato il volo, è pronto a tornare a casa, per dare una mano a quella Dea che ha creduto fin da subito in lui e l’ha messo sotto contratto fino al 2022. Uno dei piani più lungimiranti e ben architettati dall’Atalanta, che molti faticano ancora ad afferrare, facendosi avanti invano con 8-10 milioni nel sacco, qualcuno addirittura con 15. Come se bastassero. Per tutte loro, Napoli e Roma, ma anche Lazio, Juve e Inter, c’è una pessima notizia su Pessina, che si può riassumere così: i tifosi lo rivogliono a Bergamo, il mister e la dirigenza pure, e lui ha in testa solo le Mura di Città Alta.
     
    CON IL SUO ALLIEVO-
    Non è un caso che, tra tutte le squadre, la società bergamasca l’abbia spedito a farsi le ossa proprio a Verona, da Juric, l’erede naturale del loro cittadino onorario Gian Piero Gasperini. Il suo allievo che, dopo averne carpito gli insegnamenti in campo tra Crotone e Genova, ne è stato il braccio destro tra lo stesso Genoa, Inter e Palermo. Una telefonata da parte del Gasp e il croato ha capito subito con chi aveva a che fare: un ragazzo sveglio, determinato e brillante, dal mancino letale e dalla voglia di sfondare il centrocampo per partecipare a gol e azioni offensive. Ma con un ordine da eseguire, prima di rispedirlo al mittente: farlo crescere in fisicità e in più zone del campo. Già, ‘destinazione tuttocampista’, ricetta della casa nerazzurra alla pari del Capitano e di Super Mario Pasalic. E poi Matteo Pessina corre, corre e corre, dell’Hellas è quello che ha macinato più chilometri verso il miracolo scaligero, alla pari dei Dea’s men che vuole raggiungere presto in Champions League.
     
    LONTANO DAL MARE- Del resto, che altro ti puoi aspettare da uno che ha esordito in Europa League ancor prima che in Serie A? Un predestinato quindi, che gioca meglio al Nord e sotto la Nord. Lo dice il suo CV: dopo essersi distinto nel casalingo Monza, infelici le due parentesi nelle lontane Lecce e Catania, ma poi tra Como (Lega Pro) e Spezia (Serie B) eccolo di nuovo spiccare il salto verso la fredda terra bergamasca, trascurando quella Milano servita solo per obliterare il biglietto e sottoscrivere i cambi di destinazione. No, Napoli e Roma sono troppo vicine al mare.
     
    CONTRORISCATTO- Adesso il Verona lo vorrebbe anche l’anno prossimo, e come dargli torto, mentre Roma e Napoli lo marcano stretto per rinforzare la panca dei Big. Ma, ancor prima di mister Gasperini, a riportare la rotta di Pessina nel mare nerazzurro è la ferma volontà del comandante della nave, patron Percassi. Gli piace quel ragazzo umile che si divide tra campo e Università, ed è pronto a inserirlo nuovamente nella rosa di quei 15-16 eletti gasperiniani che stanno facendo grande la Dea a suon di rimonte e goleade. Il Verona ha effettivamente il diritto di riscatto a 4,5 milioni, ma il presidente aveva previsto tutto, anche il controriscatto a 5 per far rifiatare Freuler e de Roon. Niente plusvalenze questa volta, e nemmeno esperienze altrove, il quasi 23enne brianzolo deve tornare a indossare la 22 al Gewiss Stadium. Non si conoscono ancora il mese e il giorno di inizio della nuova stagione, ma l’orologio appeso a Zingonia parla chiaro: è giunta l’ora di Matteo Pessina.

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