Calciomercato.com

  • Atalantamania:| Non c'è due senza tre

    Atalantamania:| Non c'è due senza tre

    Non c'è due senza tre, diceva il vecchio adagio. Che con puntualità svizzera - o esattoriale, per restare in tema con l'attualità - si è presentato come il più sgradito degli ospiti in una tavola imbandita per le grandi occasioni. E anche a questa serata di gala, sulla falsariga di quanto visto in questo primo scorcio di 2012 con Milan prima e Lazio poi, è arrivata una sconfitta. La terza di fila. Certo, contro una Juve così era difficile cavare un ragno dal buco. Semplicemente troppo forte, l'undici bianconero. Una squadra plasmata a immagine e somiglianza del suo tecnico, che Bergamo ben conosce. Ma è cresciuto e si è fatto uomo, uomo sapiente di calcio, solo lontano parente del fondamentalista del 4-2-4 visto durante l'amarognola parentesi in nerazzurro.

    Conte si è preso la sua silenziosa rivincita, annientando la Dea e strappando tre punti senza troppe difficoltà. L'Atalanta è rimasta nuovamente a bocca asciutta. Poco gioco, zero punti e pure zero gol. Ecco, se c'è qualcosa che preoccupa è proprio l'astinenza dal gol: perché, bene o male, questa Atalanta ci aveva quasi sempre abituato a buttarla dentro. Perché c'era un Tanque che andava in gol ogni domenica, con la puntualità svizzera - o argentina, in questo caso - di cui sopra. Ora, a secco il carrarmato de Llomas de Zamora, chi si prende sulle spalle l'arduo compito di scardinare le retroguardie avversarie? Di grimaldelli, fin qui, se ne sono visti pochi.

    Il Frasquito Moralez ha saputo alternare prodezze a zone d'ombra, senza evidenziare la spregiudicatezza giusta: ma il suo ritorno dal primo minuto, contro la Juve, ha dato segnali incoraggianti, mostrando buone giocate. Con un Marilungo fin qui fermo all'exploit contro il Cesena, e un Tir che ha tolto le castagne dal fuoco contro il Catania, il bottino dei comprimari d'attacco è un po' fiacco. Ci si coccola il talentino Gabbiadini, elogiato sui giornali ma utilizzato col contagocce sul campo: come la mettiamo? Tre ko di fila, che hanno inevitabilmente amplificato i campanelli d'allarme della scorsa domenica. Domenica, contro il Cesena, non si potrà davvero sbagliare: con la spada di Damocle di una nuova penalizzazione sempre in agguato, meglio ricominciare a correre. Subito e velocemente.

    Altre Notizie