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  • Atalantamania: per giocarsi la Champions con Gasp servono i numeri (9)1!

    Atalantamania: per giocarsi la Champions con Gasp servono i numeri (9)1!

    • Marina Belotti
    Lì, a pochi metri dal luogo in cui Quella notte Bergamo scendeva in piazza a festeggiare una Champions storica, sorge la statua di colui che condusse quell’impresa. Gian Piero Gasperini troneggia nel cuore della città bassa orobica e la gente, che lo osserva nel traffico, ancora non ci crede. Il tecnico dei Miracoli - geniale e super corteggiato - ha accettato di uscire, un’altra volta, solo con la Dea. E adesso che lei l’ha finalmente invitato a casa sua per due chiacchiere, si aspetta molto di più. Percassi è già sul mercato per mantenere le promesse fatte.
     
    ALL’ATTACCO DEL MERCATO - Le notizie che più spopolano in questi primi giorni riguardano il reparto offensivo dell’Atalanta, sia in entrata che in uscita. Barrow- che in caso di passaggio storico del Cittadella in A avrebbe fatto da traino dell’impresa- adesso è indirizzato al Lecce. Sticchi Damiani lo vuole per la cavalcata dei giallorossi, ma anche il Parma fa pressing. Certo è che non sarà lui la riserva di lusso nerazzurra sui campi che contano: dopo l’esplosione e un’annata sotto tono, il gambiano si farà le gambe in prestito, senza cessioni a titolo definitivo. E se è vero che anche il Napoli non mollerà tanto facilmente l’osso per il suo ex Duvàn, la Dea dovrà fare a meno dei suoi due gioielli. Zapata-che nell’Atalanta sarebbe l’uomo chiave, nonché titolare in Champions League- nel Napoli dovrebbe accontentarsi di fare il secondo nelle competizioni più importanti. Probabile quindi che, come Gasperini, scelga di essere il numero (9)1 nell’Atalanta, ormai una Big, e vivere da protagonista la Champions, non buttando via tutto solo per un possibile Scudetto o un’eventuale finalissima che-ad oggi- risultano traguardi ancora molto improbabili. Solo i soldi possono avvicinarlo al Vesuvio, ma si parla di 60 milioni.
     
    SUL BANCO METTI PAVOLETTI - Gasperini lo dice ormai da più di un anno: all’Atalanta servono rinforzi davanti. Lui ama i giocatori che ha già conosciuto nel suo cammino, così quel Leonardo Pavoletti, che Gasp a Genova vide mettere a segno 21 reti e 5 assist in 36 presenze, è un boccone prelibato. La forchetta però rimane ancora a mezz’aria, perché il Cagliari non ne vuole sapere. Intanto che le acque del mare sardo si smuovono, Sartori&Co vogliono saziarsi l’appetito con un dolcetto nelle retrovie: Davide Biraschi, anche lui con ottime prestazioni genoane nel CV. La difesa a tre gasperiniana gli calza a pennello e i 6 milioni chiesti sul banco non sono niente a fronte entrate da Champions. Il problema ad oggi rimane solo la Lazio, un ostacolo ultimamente sempre più scomodo sul cammino verso la gloria dell’Atalanta.
     
    CASA DOLCE CASA - Con Gasperini a Bergamo, la Dea ha già realizzato il suo colpo più grosso. Perché ora, qualunque nome arrivi, il tecnico di Grugliasco saprà spremerlo per cavarci qualcosa di buono e rilanciarlo. ‘La cura Gasperini’ è ormai storia, ma la paura di Gasperini è di non riuscire a ripetersi, anche se la storia spesso lo fa. Insegna anche però la Storia, come quella infelice della Samp post-Champions. Restare grande tra le grandi: questo è il prossimo obiettivo in casa Atalanta. E, a proposito di casa, patron Percassi non si stanca di ripeterlo: “Sogno la Champions nel nuovo Gewiss Stadium”. Entro dieci giorni è prevista una toccata e fuga della società a Nyon per ottenere una deroga che spedisca Messi e Neymar in viale Giulio Cesare. Intanto il cantiere lavora 7 giorni su 7, 24 ore su 24: i bergamaschi più anziani, che con le braccia dietro la schiena si fermano a guardarlo, sognano di vedere lì - dove dagli anni 40’ l’hanno ammirata, per una sola e ultima volta - la loro Atalanta contro le più grandi d’Europa.

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