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  • Atalantamania: svolta nel mercato, con Mojica la Dea cambia musica

    Atalantamania: svolta nel mercato, con Mojica la Dea cambia musica

    • Marina Belotti
    Finalmente è arrivato in Italia il giocatore con la dentatura pronunciata che tutti si aspettavano, e pure senza esami annessi. Johan Mojica ha passaporto spagnolo ma preferisce far parlare il campo, su cui sfreccia come un ghepardo. Il Bolt nerazzurro (ma anche un po’ Ronaldinho) ha scelto Bergamo perché da piccolo non ha potuto scegliere: atleta o calciatore? Ma da mister Gian Piero Gasperini si è assunti solo se si sa fare bene entrambe le cose, correre e giocare, e poco importa se l’esperienza del classe 1992 è stata più in cadetteria che in Primera Divisiòn. Anche questo, dopo tutto, è un segnale positivo.
     
    UN CHIARO MESSAGGIO- Robin Gosens rimarrà a Bergamo. L’ala goleador, il tedesco scoperto dalla sua stessa Nazione (e Nazionale), osannato e corteggiato da Juve, Inter e mezza Europa, non si muoverà da Zingonia. A inizio mercato pareva difficile, ma con le offerte da 40 milioni di euro man mano respinte da patron Percassi i nerazzurri hanno cominciato a sperare. La cifra folle non è arrivata e l’Atalanta ha lasciato a Juve e Fiorentina (per ora) Junior Firpo, un sostituto all’altezza (solo un cm in più) dell’esterno orobico. Ma non si può dire lo stesso di Johan Mojica, che con il dominicano del Barcellona ha in comune solo la posizione in campo. Il nazionale colombiano, che nello spogliatoio ritrova Luis Muriel e Duvan Zapata, conta solo 43 presenze in Liga e poca attitudine al gol. Insomma, non certo un ‘Robin 2 la vendetta’, ma più che altro un vice Gosens, pronto a riscattarsi e dare il cambio al tedesco solo quando il classe 1994 non ne avrà più. 
     
    MENO TRE- In prestito con diritto di riscatto, il mancino con passato da ala e terzino, arriva a pochi giorni dall’esordio in campionato della Dea. Per qualche addetto ai lavori troppo magro (per l’Atalanta un pregio vista l’abilità di un certo Josip…), per altri troppo fragile dopo la rottura del legamento crociato (l’ennesimo colpo nerazzurro che ha abbandonato da poco le stampelle), Mojica in campo servirà soprattutto a portare freschezza, superiorità numerica e tiri mancini ai compagni sotto porta. L’esperienza da numero 10 al Deportivo Cali potrebbe giocare un ruolo chiave extra campo, la grinta non gli manca di certo, ora deve esercitarsi a bucare la rete come fatto con i due lobi che brillano. E mentre pensa se con l’arrivo del primo freddo dai monti orobici sia il caso o meno di farsi ricrescere i riccioli corvini, l’Atalanta valuta il futuro di Arkadiusz Reca: con Mojica, non c’è più posto per entrambi i ricambi di Gosens, il polacco vira verso la Liguria. A contenderselo, Genoa e Sampdoria.
     

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