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  • Atalantamania:| Mercato da... scommessa

    Atalantamania:| Mercato da... scommessa

    Il mercato, pure questa volta, non ha risparmiato i suoi proverbiali colpi di scena. Saluta Simone Padoin e arriva un tris di prestiti. Dopo un avvio calmo, quasi in sordina, il mercato nerazzurro si è scatenato con l'appropinquarsi dei titoli di coda. Con una perdita importante, certo, ma inevitabile per come si erano messe le cose. Per Padoin è arrivato uno di quei classici treni che passano una sola volta nella via: ha scelto di accettare la chiamata di un grande club e ritrovare quell'Antonio Conte che lo ha ben conosciuto nella pur breve parentesi bergamasca.

    L'Atalanta ha incassato, Padoin ha la chance di una carriera. Tutti contenti, anche se tra i tifosi rimane la classica amarezza di chi ha perso un amico, più che un giocatore. Perché il Pado era uno alla buona, serio e infaticabile lavoratore, diligente e attaccato alla maglia. Poteva essere la bandiera del futuro, è vero. Non sarà così, purtroppo. In entrata, invece, Marino e Zamagna hanno calato un tris di prestiti: Stendardo, Carrozza e Cazzola. Un mercato all'insegna della scommessa, per usare un termine che all'ombra delle Mura venete non è certo appropriatissimo dopo le storie che tutti ormai conosciamo a menadito.
     
    Colantuono ha avuto il suo uomo di fiducia, validissima alternativa al lungodegente Capelli. E il primo impatto, a Cesena, è stato super. Ora restano da scoprire le doppie zeta di questo mercato invernale. Alla prima esperienza in A, dovranno contribuire a centrare l'agognata salvezza. Qualcuno si aspettava un colpo più altisonante per sostituire Padoin: ha prevalso la soluzione soft, più azzardata, ma anche intrigante. Carrozza e Cazzola occupano la casella lasciata vuota dal motorino friulano: uno sull'esterno e l'altro in mezzo. L'altra scommessa è dar fiducia a un Brighi che, smaltiti gli atavici acciacchi, vorrà dire la sua e scrollarsi di dosso l'etichetta dell'incognita.
     
    Quanto al campo, l'Atalanta ha iniziato il girone di ritorno col piede giusto. La vittoria di Cesena è il toccasana dopo il trittico di cazzotti incassati contro Milan, Lazio e Juve. Si doveva sfruttare subito il ritrovato entusiasmo per l'assalto al Grifone, ma il pasticciaccio brutto - mixato dalle intemperie climatiche, da uno spezzatino indigestissimo e da una disorganizzazione quasi totale da parte di chi si occupa dell'ordine pubblico - andato in scena nel pre-match della sfida al Genoa ha annullato tutto. Si ripartirà da Palermo, contro un'avversaria reduce dai fuochi d'artificio pallonari che hanno riscaldato il gelo della serata contro l'Inter. Servirà una prestazione tostissima, contro un Palermo che viaggia sull'altalena di un rendimento non sempre costante, ma capace di sfoderare prestazioni spesso straordinarie. 

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