Il pallone si è appena fermato, ma il suo ricordo è già sfumato. Perché il palcoscenico è tutto per il calciomercato. Voci e indiscrezioni, indizi e mezze parole. Conferme e smentite. E anche l'Atalanta, ovviamente, è lì nel mezzo. Il diktat è uno: vendere prima di comprare. Non che la Dea abbia l'impellente necessità di far cassa, ma il mercato è così: da provinciale, la classica offerta che non si può rifiutare spariglia sempre le carte in tavola. E i jolly pregiati, sul banco atalantino, non mancano. Gabbiadini, Schelotto e Peluso, il tris è servito. Fanno gola a molti, e probabilmente dovranno preparare le valigie in estate. Non solo per le vacanze, quindi. Casi diversi, storie differenti.

C'è il baby talento ancora tutto da cullare, ma ambito dai grandi club; c'è l'esterno già maturo, un Levriero che ora corre anche con la maglia azzurra; c'è il terzino diventato grande con la gavetta e che ora aspetta la chiamata della vita, quel treno che difficilmente passa due volte. Partiranno, molto probabilmente. Magari non tutti e tre, ma una cessione illustre è nell'aria. Nel limbo tra l'addio e l'arrivederci resta invece Luca Cigarini: è il contratto a parlare. In prestito secco dal Napoli, tornerà da Partenope con la valigia zeppa di incognite: quale sarà il suo futuro? Spera nell'azzurro, ma più in quello della Nazionale che nei colori del Napoli. Mazzarri non lo inquadra nel suo credo tattico, l'Atalanta lo ha fatto rinascere e lo rivuole. Si dovranno sganciare bei soldi, ma la volontà nerazzurra è chiara: cercare di riportarlo all'ombra delle mura.