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  • Baby calciatore batte la meningite: torna in campo e fa gol

    Baby calciatore batte la meningite: torna in campo e fa gol

    • L.C.
    Il calcio spesso racconta grandi storie. Storie di sport e di vita. Davvero particolare quella del ragazzino livornese Matteo Mazzei, attaccante classe 2001 che gioca nel Portuali Guasticce.A fine maggio il piccolo Matteo ha dolore a un orecchio che degenera in forte mal di testa e febbre alta. I suoi genitori lo portano al pronto soccorso di Livorno dove subito emerge che si tratta di meningite.Il quasi tredicenne Matteo Mazzei viene trasferito d’urgenza al Meyer di Firenze dove ci si rende conto che "la forma di malattia (un’infezione non contagiosa, ndr) è rarissima — rivela la madre Alessandra Castagnoli — e anche i medici si trovano un po’ in difficoltà nel come affrontarla". Ma alla fine il piccolo Matteo (comunque tuttora monitorato con dei controlli) vince la sua battaglia, si rimette in piedi e torna subito in campo a giocare facendo anche un gol (bellissimo) in un torneo in Versilia che fa parte di un’originale iniziativa lanciata da Tv Tua: un reality show sul calcio giovanile dal titolo ‘Diventerò un campione’ che si sta girando in questi giorni allo stadio 'Necchi-Balloni' di Forte dei Marmi e che andrà in onda in versione integrale da settembre a dicembre sul canale 190 del digitale terrestre (Mondo Channel) e in sintesi sul canale 826 (Telecolore) di Sky.Matteo Mazzei mercoledì pomeriggio ha vissuto una giornata pazzesca. Il suo esordio nel reality televisivo è stato col botto. Anzitutto perché l’allenatore della selezione di cui fa parte (la 'squadra bianca') gli ha dato la fascia da capitano. E non si tratta di un allenatore qualsiasi ma di Roberto Pruzzo, indimenticato bomber della Roma. E (tu guarda i giochi del destino) Matteo è tifosissimo proprio della Roma."Mi sono sentito importante e ho sognato di essere come il mio idolo Totti", ha confidato Matteo, al quotidiano La Nazione, che con la palla al piede ha dimostrato di saperci fare eccome segnando il gol che ha sbloccato la partita (poi vinta 2-1 dalla sua squadra). Una rete di pregevole fattura realiazzata partendo dalla fascia destra con rapido ingresso in area e un sinistro morbido e preciso che ha beffato il portiere avversario sul secondo palo."Al momento del suo gol l’emozione è stata troppo forte — svela la mamma — in tribuna siamo scoppiati a piangere e anche il suo allenatore nel Portuali Tiziano Gassani (che aveva seguito Matteo in ospedale, ndr) si è commosso"."Il calcio è sempre stata la sua passione anche se ha iniziato a giocare solo da 2 anni — racconta ancora la mamma — noi abitiamo in Capraia ma per far giocare Matteo ci siamo trasferiti a Livorno mentre mio marito (Fabio Mazzei, noto istruttore di sub, ndr) è rimasto là".Ora il ritorno in campo dopo la brutta malattia e il grande spavento. E subito il gol con tutto lo stadio che ti applaude e le telecamere lì a riprenderti. Il 25 giugno a casa Mazzei non se lo scorderanno.

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