Baggio ci fa tornare bambini, il Divin Codino è da brividi: 'Dove finiscono le mie qualità, inizia la mia fede'

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"Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd".Il 26 maggio un nuovo Natale. L'attesa, febbrile, per qualcosa che ci porterà indietro nel tempo facendoci tornare bambini nel presente si sta consumando e, da ieri, cresce sempre più: tutti aspettiamo l'avvento de Il Divin Codino. Il biopic, con Andrea Arcangeli nei panni di Roberto Baggio, ha dato manifestazione di sé prima con una semplice foto, di spalle, e l'iconica maglia Azzurra del 1994 con la 19 stampata sopra, poi con i primi video che già fanno venire i brividi.
La grandezza di un campione si misura fuori dal campo.#IlDivinCodino arriva il 26 maggio su Netflix. pic.twitter.com/sS1x8yu96z
— Netflix Italia (@NetflixIT) March 2, 2021
Il padre e la promessa di vincere il Mondiale contro il Brasile, Sacchi che lo incorona nostro Diego Armando Maradona, le stampelle che lo accompagnano in diverse fasi della sua vita. E poi lui, Roberto Baggio, che guarda l'orizzonte coi piedi bagnati da un fiumiciattolo con lo stesso sguardo con cui osservava il pallone appoggiato sul dischetto coi piedi bollenti a causa dell'erba rovente di Pasadena: "Dove finiscono le mie qualità, inizia la mia fede". Così si chiude il trailer. Così si apre l'attesa. Quella de Il Divin Codino. Che ci scalderà in vista dell'Europeo che inizierà 15 giorni dopo...

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Tutti tutti no, come vedi c'è qualche raro soggetto che vuole fare l'eccentrico non riconoscendone la grandezza... Oppure non c'era e non ha nemmeno visto le registrazioni dei suoi gol, gol e assist tantissimi e di ogni tipo, dribbling e tiri e punizioni spesso diversissimi, tra i pochissimi nella storia ad aver fatto 2/3 gol partendo in dribbling dalla metà campo..dinanzi al Napoli di Maradona, dinanzi il Milan di Sacchi, ventenne ai mondiali 90 contro la Repubblica Ceca, di puro talento e finte di corpo, non di slancio e fisicità come altri, tecnica magie infinite, nonostante infortuni e condizioni fisiche che lo hanno perseguitato sempre fin dagli esordi.. Riconosciuto giustamente travi più grandi di sempre anche e sopratutto in America Latina, dove di classe e tecnica, loro si se ne intendono.. Ma che ne volete sapere, voi che lo sminuite, di classe, tecnica e poesia calcistica....
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