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  • Balotelli, Cellino e la scommessa persa

    Balotelli, Cellino e la scommessa persa

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Nell’intervista che ha rilasciato al direttore del Corriere dello Sport-Stadio, Massimo Cellino, oggi numero uno del Brescia, parla di Balotelli come di un «scommessa persa». La definizione ci stupisce perché arriva da uno dei pochi presidenti di calcio che sanno di calcio. Se il Cagliari, dopo lo scudetto di mezzo secolo fa, ha raggiunto di nuovo certi livelli lo deve in buona parte al fiuto di Cellino.

    Eppure su Balotelli ha commesso un errore tecnico difficile da spiegare, anche se assai diffuso nel calcio italiano: lo ha considerato un giocatore in grado di trascinare il Brescia verso la salvezza, altrimenti non lo definirebbe adesso una “scommessa persa”. Ma sulla base di quali dati oggettivi Cellino ha pensato che Mario fosse davvero quel tipo di giocatore? Non certo sui gol, perché in tutta la sua carriera (e ora va per i trent’anni) una sola volta ha sfiorato i 20 gol, quando era a Nizza ne ha segnati 18 in Ligue 1, di fronte alle difese più tenere d’Europa. In campionati di altro spessore, Serie A e Premier League, è arrivato al massimo a 14 gol col Milan 2013-14. Da agosto 2018 a oggi Balotelli ha segnato 13 gol.

    Forse Cellino ha pensato al suo talento. Già, quale talento? Il tiro e poi? La forza fisica? Certo, anche quella. La forza atletica? No, quella no, se non ti alleni non ce la fai. La qualità tecnica? Non scherziamo, il dribbling di fantasia non è roba per lui. La qualità tattica? Qui proprio non ci siamo, Balotelli fatica a capire la partita perché vede solo se stesso. La capacità di fare collettivo? Questa domanda non merita manco una risposta.

    Mario ha vissuto un solo mese da autentico fenomeno, il mese di Euro 2012. Dopo è diventato uno qualunque che molti hanno continuato a considerare un fenomeno e in tutta franchezza è difficile spiegarne la ragione. Quei molti sostengono che abbia talento. Ma cos’è il talento? E soprattutto, dove risiede? Per noi ha una doppia residenza, è nello spirito, nell’anima dell’individuo e nella sua mente. Cellino, come quei molti, ha pensato di trovarne traccia per questo ora dice che ha perso la scommessa. 

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